News
Papa Francesco chiuso a Santa Marta: la convalescenza del Papa commissariato
Il potente Segretario di Stato Parolin: "Penso che per il momento gli sottoporremo solo le questioni più importanti”

Papa Francesco a Santa Marta: la convalescenza del Papa commissariato
Papa Francesco: dal policlinico Gemelli alla Domus Sanctae Marthae, chiuso in una stanza per dormire e fare le terapie e uno studio con poltrona e scrivania in legno. E, soprattutto dedito “alle questioni più importanti”. Santa Marta, residenza del Papa, diventa una sede coperta da un cristallo impenetrabile dal quale governare la Chiesa Universale di Roma.
Il "segnale del commissariamento"
Ma se la fine della degenza al Gemelli è stato un segnale a Roma e al Mondo intero che Francesco è un uomo che sa vivere la sua malattia con grande coraggio, dal Vaticano e precisamente dal potentissimo Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, arriva una dichiarazione che descrive un Santo Padre, oltre che dimezzato, anche commissariato. E' nota la fiducia che il Papa nutre per il cardinale 70enne nominato elettore a febbraio del 2024, ma dietro la prudenza e le attenzioni al percorsi riabilitativo c'è chi ha voluto vedere l'apertura di un ombrello di protezione che riduce il lavoro e il potere di questo Papa.
Il discorso "protettivo" di Parolin
Queste le parole del “potentissimo: “Il Papa “ora deve stare tranquillo. Penso che per il momento gli sottoporremo solo le questioni più importanti che richiedono una sua decisione, anche per non affaticarlo troppo”.
E se non fosse chiaro il messaggio ha ribadito: “Avrà bisogno di stare tranquillo, di non essere troppo disturbato, anche perché immagino anche ieri il ritorno, poi è andato addirittura a S. Maria Maggiore: qualche difficoltà in più la ha creata”.
Il lavoro come si organizzerà? “Difficile pronosticare come sarà il programma. Il lavoro di ufficio continuerà: quando ci sarà bisogno di incontrarlo lo si incontrerà o gli si manderanno i dossier sui quali lui possa decidere. Sulle udienze e le celebrazioni pubbliche non saprei. Credo che per il momento non sia pensabile ci sia ripresa immediata, poi dipenderà dal recupero che avrà e in base a quello i medici giudicheranno se sarà possibile o meno”.