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Cronache
Papa torna su migranti e Iran: "Basta morte”. E va in udienza con padre Georg

Francesco, oggi in udienza con padre Georg. Domani l’incontro con la premier Meloni

Le udienze non sono terminate, per Papa Francesco, che dopo il Corpo diplomatico ha ricevuto oggi, 9 gennaio, monsignor Georg Ganswein. Si tratta del primo incontro all’indomani delle accuse da parte del prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito che, in un libro di imminente uscita ripercorre il difficile rapporto con Papa Francesco raccontando di essere rimasto scioccato quando quest'ultimo lo rese un prefetto dimezzato. Non si conoscono ovviamente gli argomenti discussi in udienza, ma nei giorni scorsi padre Georg, in un’intervista al Die Tagespot, aveva rivelato che la stretta operata da Bergoglio sulla messa in latino sarebbe stata un dolore per Ratzinger. Di contro, il Papa, all’Angelus di domenica 8 gennaio, pur non nominando mai Ganswein, ha usato parole eloquenti dicendo che "il chiacchiericcio è una arma letale", aggiungendo: "Chiediamoci: io sono una persona che divide o condivide? Io sono discepolo dell’amore di Gesù o un discepolo del chiacchiericcio che divide?".

E domani, 10 gennaio, è attesa in Vaticano anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Papa, la denuncia sui migranti: "Inammissibile procedere in ordine sparso. Il Mediterraneo è un grande cimitero”

Si cura dei migranti e dell’Iran, Papa Bergoglio, incontrando il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. E lo fa richiamando un tema tristemente comune agli uni e all’altro, la morte. La migrazione è una questione per la quale “procedere in ordine sparso non è ammissibile – denuncia il Pontefice – Per comprenderlo basta guardare al Mediterraneo, divenuto un grande cimitero. Quelle vite spezzate sono l’emblema del naufragio della nostra civiltà, come ho avuto modo di richiamare nel corso del mio viaggio a Malta nella primavera scorsa".

"In Europa - sottolinea - è urgente rafforzare la cornice normativa, attraverso l’approvazione del Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, perché si possano implementare adeguate politiche per accogliere, accompagnare, promuovere e integrare i migranti. Nello stesso tempo, la solidarietà esige che le doverose operazioni di assistenza e cura dei naufraghi non gravino interamente sulle popolazioni dei principali punti d’approdo".

Papa Francesco sull’Iran: “Più dignità e abolizione della pena di morte”

E Papa Francesco lancia un nuovo appello anche riguardo la drammatica situazione in Iran, dove il "diritto alla vita è minacciato e si continua a praticare la pena di morte, in seguito alle recenti manifestazioni che chiedono maggiore rispetto per la dignità delle donne". Un grido alla vita che si rivolge, in generale, a tutti i Paesi che ancora praticano la pena capitale: “Non può essere utilizzata per una presunta giustizia di Stato, poiché essa non costituisce un deterrente, né offre giustizia alle vittime, ma alimenta solamente la sete di vendetta – scandisce il Pontefice – Faccio, perciò, appello perché la pena di morte, che è sempre inammissibile poiché attenta all’inviolabilità e alla dignità della persona, sia abolita nelle legislazioni di tutti i Paesi del mondo. Non possiamo dimenticare che fino all’ultimo momento, una persona può convertirsi e può cambiare".

 

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