Cronache
Parolisi ha scontato metà della pena, adesso può chiedere permessi premio
Condannato a vent'anni per l'omicidio di Melania Rea, nel carcere di Bollate l'ex militare studia giurisprudenza
Salvatore Parolisi può chiedere permessi premio
Il 41enne, ex caporal maggiore, Salvatore Parolisi, detenuto nel carcere milanese di Bollate, sta scontando la condanna definitiva a vent'anni per l'omicidio della moglie Melania Rea. Adesso arriva la possibilità per lui, di chiedere permessi premi, possibilità che la legge prevede quando un detenuto ha scontato la metà della pena. Si torna così a dibattere su uno dei casi più seguiti della cronaca giudiziaria. Parolisi che è passato dall'ergastolo del primo grado ai trent'anni in appello, poi al ricorso in Cassazione che ha eliminato l'aggravante della crudeltà fino ai vent'anni di adesso. L'ex caporal maggiore della caserma Clementi di Ascoli ha sempre sostenuto la sua innocenza, e di aver sì tradito la moglie ma non di averla uccisa nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto. L'11 aprile di nove anni fa sarebbe rimasto a far dondolare la figlia sull'altalena del pianoro di Colle San Marco, mentre Melania si sarebbe allontanata alla ricerca di un bagno. Tuttavia a questa versione, ad oggi, non ha creduto nessun giudice.
Parolisi nel carcere di Bollate: i permessi premio
Dopo il periodo nel carcere teramano di Castrogno e in quello di Pavia, Parolisi si trova ormai da qualche anno nel penitenziario di Bollate. Degradato dall’Esercito e dopo la perdita della potestà genitoriale, in cella si diploma perito agrario e adesso sta studiando per laurearsi in giurisprudenza. Dai report si apprende di lui come di un detenuto modello. E adesso, in carcere da luglio 2011, può usufruire dei permessi premio, visto che (con i vari sconti ottenuti) è a metà della pena, e considerato che per ogni semestre la legge prevede una riduzione di 45 giorni. Gli sconti di pena (previsti dai vari ordinamenti), infatti, trasformano le sentenze di condanna in una indicazione di massima. I permessi premio sono previsti dall’articolo 30 della legge 354 del 1975, il cosiddetto ordinamento penitenziario, e ogni permesso può andare da un’ora a 15 giorni consecutivi per un massimo di 45 giorni. Possono essere chiesti dai detenuti "non socialmente pericolosi". La richiesta viene presentata al magistrato di sorveglianza che decide dopo aver consultato gli educatori, gli psicologi e il direttore del carcere.
La Cassazione su Parolisi
Il parere della Cassazione sul comportamento di Parolisi nei confronti della moglie Melania e con l’amante Ludovica è che sia stato "falso e doppio". E "Doppiezza e falsità", dichiara la Cassazione, costituiscono terreno fertile per la furia omicida. I giudici di Perugia, avendo rivisto la pena senza l’aggravante della crudeltà, non hanno comunque riconosciuto a Parolisi le attenuanti generiche. La motivazione poggia sul fatto che Parolisi abbia lasciato la donna agonizzante al vilipendio, e fornito falsi alibi rifiutandosi di collaborare con gli investigatori: "Non ha fornito alcun contributo utile all’accertamento della verità e per contro ha costantemente, fin dal primo momento, operato per alterare il corso delle indagini e nascondere le tracce".