Pasqua, la tradizione a tavola. Ma ogni Regione ha la sua: i 10 piatti immancabili - Affaritaliani.it

News

Pasqua, la tradizione a tavola. Ma ogni Regione ha la sua: i 10 piatti immancabili

Dal casatiello all'agnello, fino alla focaccia cotta nel vino

di redazione

Pasqua, gli italiani e le loro tradizioni a tavola

Altro che "Pasqua con chi vuoi", gli italiani si confermano tradizionalisti anche nella festività più libera dal protocollo e come a Natale la maggior parte delle persone preferisce trascorrere la Pasqua in famiglia o comunque con le persone più care. Occasione per vedersi ma anche per mangiare cose buone. Infatti ogni Regione ha le sue tradizioni, ma ci sono dei piatti che a tavola tra Pasqua e Pasquetta sono proprio immancabili. Alcuni sono molto noti e anche un simbolo di questa festività, ma ce ne sono altre davvero poco conosciute e molto tipiche.

Ecco i 10 piatti immancabili a Pasqua

- Sicuramente tra questi c'è l'agnello, un piatto considerato un "must" per il pranzo di Pasqua. Questo secondo di carne è particolarmente scelto in alcune regioni rispetto ad altre e il motivo è facile da intuire. In Italia, la tradizione dell'agnello è particolarmente forte in diverse regioni, soprattutto quelle del centro e del sud, dove la pastorizia è storicamente più diffusa. Tra queste, spiccano Lazio, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, e altre regioni dell'arco appenninico.

- Poi c'è la pasta fatta in casa e anche qui si parla di tutta l'Italia, ogni regione però ha forme, ripieni e cotture diverse. Sulle tavole piemontesi, ad esempio, troneggiano gli agnolotti ripieni di carne conditi con burro e salvia, su quelle emiliane le lasagne verdi con besciamella e ragù alla bolognese, in Puglia le orecchiette con carciofi e mandorle, in Sardegna i “pillus” – simili ai tagliolini – cotti in brodo di manzo o pecora.

- Spostandosi particolarmente in Campania, non si può non citare il casatiello. Si tratta di una torta rustica ripiena in cui ci si può davvero sbizzarrire con gli ingredienti, ma ce ne sono alcuni immancabili: la pancetta, il salame, le uova sode e il provolone. Si mangia tradizionalmente la sera del Sabato Santo ma resta morbidissimo per svariati giorni grazie alla presenza della sugna nell'impasto.

- In Liguria non può mai mancare a tavola la torta pasqualina. Nata a Genova nel XV secolo, è una torta salata costituita da 33 sfoglie – secondo le ricette più antiche in ricordo degli anni di Cristo – che vengono farcite con un ripieno di bietole o carciofi, prescinseua ligure (una cagliata fresca dal sapore acidulo), uova e maggiorana.

- In Umbria a Pasqua si mangia il panettone, ma non è quello caro ai milanesi. Lo ricorda solo per la forma, si tratta in realtà della torta al formaggio, questo è il nome di questa delizia umbra. Ha un impasto a base di farina, uova, pecorino e parmigiano grattugiato, lievito di birra, olio o strutto, un po' di latte, sale e pepe. Viene solitamente consumata nella classica colazione della mattina di Pasqua, accompagnata da salumi, formaggi e uova sode. Ma, in una versione leggermente rivisitata, la si trova anche nelle Marche e viene chiamata "crescia"

- In Piemonte la tradizione dice carne, ma non agnello, bensì brasato al Barolo. Uno no stufato fatto con carne di manzo della razza fassona, allevata nelle Langhe, marinata per almeno mezza giornata nel pregiato vino rosso – insieme a sedano, carote, cipolle, bacche di ginepro, chiodi di garofano e cannella – e cotta nello stesso liquido per due ore a fuoco dolcissimo.

- Spostandosi in Sicilia si trova l'impanata ragusana. Si tratta di una focaccia formata da sfoglie che possono essere riempite in vario modo, ma che a Pasqua vengono farcite con la carne d’agnello o di capretto, cotta con vino rosso e conserva di pomodoro.

- Poi c'è il simbolo del sepolcro rimasto vuoto dopo la resurrezione di Cristo. Naturalmente si tratta delle immancabili uova sode e qui è difficile farne una differenza tra regioni, si mangiano ovunque in Italia. Le uova sode restano uno dei cibi più rappresentativi della Pasqua in tutta Italia, spesso accompagnate dai salumi.

- Appunto i salumi, come possono mancare gli affettati a tavola nel giorno di Pasqua. Altro elemento irrinunciabile del pranzo – o della colazione nel Centro Italia – pasquale. In Campania il tagliere di affettati misti è chiamato "fellata" e include anche la ricotta salata.

- Ultimo degli immancabili, ma non meno importante, sono le fave. Qui si resta soprattutto nel Lazio ma la tradizione comprende in generale il Centro e il Sud Italia. I romani amano mangiarle fresche, accompagnate da pecorino, salame e pancetta. Ma ne vanno ghiotti anche pugliesi e siciliani.