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Pasqua 2025, altro che crisi e inflazione: mln di italiani in vacanza. E la meta preferita è il Giappone
Nonostante le incertezze meteo e il caro vita, gli italiani non rinunciano alle vacanze: ecco chi ha preparato le valigie e per dove

Fioritura ciliegi in Giappone
Pasqua 2025 e le mete preferite degli italiani
Con la Pasqua sono 11,3 milioni gli italiani a preparare le valigie. Sebbene l'instabilità e il caro vita continuino a mettere alla prova le famiglie, la voglia di staccare la spina e approfittare delle vacanze e dei ponti primaverili si è tradotta in un numero significativo di prenotazioni, con una tendenza crescente delle prenotazioni anticipate.
"Molti hanno scelto di organizzarsi con almeno 90 giorni di anticipo per assicurarsi le migliori tariffe" ha detto ad Agenzia Nova la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli. Quindi, nonostante si stia attraversando un periodo di forte instabilità, con squilibri geo-politici e un caro prezzi che pesa sui bilanci delle famiglie, le prenotazioni per Pasqua e per i Ponti "sono avanzate a gonfie vele" ribadisce Lalli. Si registra, inoltre, un aumento della durata media dei soggiorni alberghieri che è passata da due a tre notti con una crescita di prenotazioni effettuate con largo anticipo anche da parte della clientela straniera.
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Tra le mete più richieste per chi va all'estero, quest'anno si distingue il Giappone, preferito non solo dagli italiani, ma in generale dagli europei. L'arcipelago nipponico si colloca in cima alla classifica del 2025, con il 12,2 per cento delle prenotazioni totali effettuate dagli agenti di viaggi europei, corrispondente a un raddoppio delle prenotazioni rispetto alle vacanze di Pasqua dell'anno scorso. Il Paese continua ad attrarre un numero crescente di turisti, tanto da portare l'ente nazionale per il Turismo del Giappone a stimare gli arrivi internazionali entro la fine del 2025 oltre i 40 milioni. Le autorità di Kyoto, storica città giapponese colpita dall'overtourism, nel tentativo di arginare i flussi hanno annunciato a partire dal mese di marzo del 2026 - anche se ci deve essere ancora l'approvazione dell'assemblea comunale - un notevole aumento della tassa di soggiorno che arriverà a raggiungere fino a 60 euro a notte per persona, a seconda della sistemazione.
Quest'anno, 2,7 milioni hanno approfittato anche dei ponti del 25 aprile e del primo maggio per prolungare la pausa pasquale. Le mete più ambite si confermano le grandi città d'arte italiane, prime fra tutte Roma e Firenze, che registrano una crescita media dei pernottamenti dell'1,4 per cento; destinazioni ambite anche da europei e americani. Volgendo l'attenzione verso l'estero, le capitali europee restano le destinazioni di punta per gli italiani. Tra queste, Parigi, Barcellona, Londra e Amsterdam si confermano le località più ricercate per chi approfitta solo del fine settimana di Pasqua. E ancora, per coloro che hanno avuto la possibilità di approfittare dei lunghi ponti, il Mar Rosso diventa una meta prediletta per via del giusto mix tra mare, vicinanza e prezzi convenienti. Sulle tratte a lungo raggio, resta alta la voglia di partire verso mete come gli Stati Uniti - con New York in testa - gli Emirati Arabi e le Maldive.
Oltre 11 milioni di italiani hanno preferito esperienze autentiche nei territori meno affollati, all'insegna del relax, della scoperta enogastronomica e del benessere. Per questo, la scelta è stata fortemente orientata verso strutture che offrono servizi di benessere. La richiesta dei viaggiatori, infatti, ha spaziato dalle località balneari della Puglia e della Sicilia, alla montagna, ma si è rivolta anche alle destinazioni termali. In particolare Roma, risulta la prima scelta per i viaggiatori francesi, spagnoli e statunitensi e la seconda più richiesta per i tedeschi e britannici che puntano su Milano e i laghi come prima opzione. Napoli, con un milione di turisti in arrivo dalla settimana di Pasqua al primo maggio, risulta tra le città più ambite dai viaggiatori domestici e internazionali in particolare tedeschi e britannici. A Venezia, con un occupabilità delle strutture al momento superiore al 70 per cento, non mancheranno tedeschi, austriaci e francesi.