Cronache
Pd, condannato in Sicilia per mafia a 12 anni carcere l’ex deputato Ruggirello
Il politico era stato coinvolto nell'indagine sui fedelissimi di Matteo Messina Denaro. L'accusa aveva chiesto una pena a vent'anni
Pd, condannato a 12 anni di carcere l'ex deputato Ruggirello per i rapporti con la mafia
Una lunga inchiesta, quella dal nome “Scrigno”, risultato di anni di indagini del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Trapani sui rapporti tra mafia e politica nel Trapanese. Un’inchiesta che ha portato oggi, 12 aprile, a diverse condanne, tra cui quella per l'ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello. Il tribunale ha inflitto a quest’ultimo 12 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, al termine del processo con rito ordinario.
L'accusa in aula era rappresentata dal pubblico ministero della Dda Gianluca De Leo che ha contestato a Ruggirello l'associazione mafiosa e chiesto la condanna a 20 anni. L'inchiesta che ha condotto al processo fu coordinata dall'aggiunto Paolo Guido e portò in carcere 28 persone, fra luogotenenti e gregari del boss Matteo Messina Denaro. Ruggirello, in particolare, era accusato di aver cercato il sostegno elettorale della famiglia mafiosa di Trapani, di essere stato punto di riferimento delle cosche nella politica regionale, di aver fatto vincere appalti ai clan e di avere incontrato il capomafia Virga in diverse occasioni. L'ex deputato regionale ha ammesso che il boss gli chiese, prima delle regionali del 2017, 50 mila euro in cambio di mille voti e di aver accettato soltanto per poter interrompere prima possibile la discussione e andarsene.
Come riporta Repubblica, Ruggirello fu protagonista di una veloce scalata imprenditoriale nel campo dell'edilizia, diventando anche proprietario della Banca Industriale che in breve tempo passò da 3 a 16 sportelli e patron del Trapani calcio. A metà degli anni Novanta si era avvicinato alla politica, fino a prendere nel 2015 la tessera del Pd.
Gli altri condannati sono Nino Buzzitta (21 anni), braccio destro dei fratelli Francesco e Pietro Virga, capi della famiglia di Trapani; Vincenzo D'Angelo (16 anni) il boss di Favignana; Vito Gucciardi (12 anni); Vito Mannina (un anno e 8 mesi), l'ex dirigente della motorizzazione civile di Trapani ed ex consigliere comunale e provinciale per il Psi e Forza Italia; Alessandro Manuguerra (un anno), ex consigliere comunale di Erice. Gli assolti sono Giuseppe Grignani e Marcello Pollara.