Cronache

Pd, presunte consulenze fantasma. Indagato l'ex sottosegretario Gozi

Nuovo colpo per i Dem di Zingaretti

Nuovo colpo per il Pd di Zingaretti. Dopo l'inchiesta sulla sanità umbra che ha fatto scattare le manette per l'assessore Luca Barberini e l'ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci, una nuova tegola giudiziaria si abbatte sui Dem  poco più di un mese dalle elezioni europee. 

Il Tribunale Unico di San Marino ha iscritto nel registro degli indagati per una consulenza fantasma da 220 mila euro e Sandro Gozi, ex sottosegretario con delega agli affari europei alla presidenza del Consiglio dei Ministri nei governi Renzi e Gentiloni, nonchè candidato alle prossime elezioni per Strasburgo con la lista "En Marche" del presidente francese Emmanuel Macron.

Insieme all'esponente di punta del Pd è finita iscritta nel registro degli indagati anche Catia Tomasetti, presidente dal maggio scorso di Banca Centrale sammarinese. Gozi, renziano di ferro, aveva ricevuto il mandato dall'ex presidente del Consiglio ora senatore del Pd a rappresentare l'Italia a Bruxelles dopo che Renzi aveva richiamato Carlo Calenda a Roma per affidargli la guida del Ministeo dello Sviluppo economico dopo l'uscita di Federica Guidi. 

L'ipotesi di reato per Tomasetti e Gozi formulata dalla magistratura sammarinese è amministrazione infedele in concorso, aver cioè prodotto con il loro comportamento un danno nei confronti dell'ente, in questo caso la Banca Centrale sammarinese (Bcsm). Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, era stato Gozi, quando era sottosegretario, ad aver presentato all'allora ministro alle Finanze sammarinese, Simone Celli, la riminese Catia Tomasetti come possibile candidata alla presidenza dell'istituto di vigilanza bancaria sammarinese.

Tomasetti fu poi eletta dal parlamento sammarinese. Nel giugno dello scorso anno tra i suoi primi atti aveva quindi proposto la nomina di Gozi come consulente. Stando alle indagini, da presidente aveva poi omesso di informare il consiglio direttivo di Banca centrale dei pregressi rapporti con Sandro Gozi, il quale "gia' in passato - scrivono dal Tribunale di San Marino - si era adoperato perche' la Tomasetti ricevesse incarichi presso istituti bancari italiani quali Cassa di Risparmio di Ferrara, ora in liquidazione coatta e amministrativa, e Cassa di Risparmio di Cesena, incorporata nel 2018 dal gruppo Cre'dit Agricole Cariparma".

Per "abbattere i muri della politica nazionale, perchè senza una politica transnazionale non avremo mai una vera democrazia europea", Gozi ha voluto candidarsi con il movimento transalpino fondato dal presidente francese. Una candidatura che ha fatto discutere visto che al momento i rapporti fra Roma a trazione M5S-Lega e Parigi sono ai minimi storici. Rapporto che solo l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha permesso di ricucire.