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Cronache
Perini Navi, il costruttore dello yacht affondato a Palermo: "Colpa del comandante"

"I passeggeri hanno riferito una cosa assurda, e cioè che la tempesta è arrivata inaspettata, all’improvviso. Non è vero. Era tutto prevedibile"


Perini Navi stronca dal punto di vista giudiziario il comandante della nave Bayesian, il veliero affondato lunedì 19 agosto 2024 al largo delle coste siciliane.

"Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo? I passeggeri hanno riferito una cosa assurda, e cioè che la tempesta è arrivata inaspettata, all’improvviso. Non è vero. Era tutto prevedibile. Io ho qui davanti a me le carte meteo. È arrivata all’improvviso un bel niente… Si chieda: perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte? Un pescatore legge le condizioni meteo e una nave no? La perturbazione era leggibile appieno in tutte le carte meteo. Non si poteva non sapere". E’ quanto ha detto Giovanni Costantino (come scrive il sito internet www.startmag.it), fondatore e amministratore delegato di The italian sea group, la società quotata in borsa proprietaria degli asset di Perini navi di Viareggio che costruì il Bayesian nel 2008. “Non ci sta a vedere sotto accusa quel gioiello a vela che lui definisce «una delle imbarcazioni più sicure al mondo". Praticamente «inaffondabile»”, ha detto al Corriere della sera.

Gli inquirenti della Procura di Termini Imerese, che che ha aperto una inchiesta sul naufragio, stanno ascoltando i superstiti ed hanno già interrogato James Catfield, il comandante del Bayesian, a capo di un equipaggio esperto, in grado di affrontare anche condizioni avverse.

All’errore umano fa appello il costruttore, la Perini Navi, che fa capo alla società navale The Italian Sea Group, quotata alla Borsa di Milano. “Lo yatch Bayesian è molto probabilmente affondato per un errore umano, un atteggiamento poco idoneo ad affrontare l’eventuale arrivo di una perturbazione”, ha dichiarato un ingegnere di TISG a RaiNews, citando la violazione di “protocolli di sicurezza basilari” e la possibile mancanza di tempestività nell’attuare le misure di emergenza.

Aggiunge il capo azienda Costantino al Corriere della sera: "La nave era all’ancora. A un certo punto l’ancora perde la presa e lei si sposta trascinata dal vento che la spinge prendendola in pancia. La spinge per 4 minuti che noi definiamo “di scarrocciamento”, la ruota e la pone nella posizione in cui è affondata. In questi 4 minuti — e mi assumo la responsabilità di quel che dico — la nave ha già preso acqua. Perché lo dico? Perché dalle immagini video che tutti avete pubblicato si vede l’albero in verticale prima tutto acceso e poi spento, tranne la lampadina in testa che prende energia da una batteria".

 

Leggi anche/ Naufragio Palermo, gli errori: "Barca all'ancora, passeggeri ignari in cabina e 6 minuti persi" - Affaritaliani.it

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