Cronache
Pino Maniaci, la Cassazione rigetta il ricorso: "Divieto di dimora"
La seconda sezione della Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino per Pino Maniaci
La seconda sezione della Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino per Pino Maniaci, il direttore di Telejato accusato di estorsione nei confronti di alcuni amministratori locali. Maniaci e' stato cosi' nuovamente allontanato dalle province di Palermo e Trapani, cosi' come aveva chiesto la Procura della Repubblica di Palermo. Il giornalista, ripreso dai carabinieri mentre chiedeva denaro ai sindaci dei comuni di Partinico e Borgetto, ha sempre respinto le accuse. Il primo divieto di dimora era stato pero' annullato dal Tribunale del Riesame solo per motivi formali. Successivamente la Procura aveva impugnato un'altra parte della decisione del Gip che aveva respinto parzialmente la richiesta di allontanare il direttore di Telejato dalle due province: il Riesame aveva accolto l'appello dei Ppm coordinati dal procuratore Franco Lo Voi e Maniaci si era rivolto alla Cassazione per ottenere l'annullamento della decisione. Ma oggi la Suprema Corte ha respinto la sua istanza.
Per la Cassazione il ricorso era inammissibile. "Il provvedimento e', diciamo cosi', indecifrabile. Nel senso - dice Antonio Ingroia, legale di Pino Maniaci, "non sono dunque neanche state valute le nostre osservazioni. Non possiamo che attendere se e come verra' messo in esecuzione dagli uffici di Procura". Il provvedimento non e' motivato, peer cui, secondo Ingroia, occorre attendere, "anche il deposito delle motivazioni con cui e' stata decisa l'inammissibilita'".