Naja e leader politici: Cav e Renzi esentati, Martina obiettore e Salvini...
La politica italiana discute sul ritorno della leva obbligatoria, ma i leader di partito hanno quasi tutti scampato il militare, tranne uno...
La proposta di Matteo Salvini di reintrodurre la leva obbligatoria sta facendo discutere l'opinione pubblica e i leader politici italiani.
Ma la voce "Naja" è un tasto dolente per i capi di partito, che perlopiù l'hanno scampata.
Come Matteo Renzi, per esempio, che fu esentato in quanto già padre del suo primo figlio. Quanto a Silvio Berlusconi, non ricevette mai la "cartolina" poiché figlio primogenito di madre vedova.
Maurizio Martina, segretario del Pd, optò invece per l'obiezione di coscienza quindi neanche lui indossò mai la divisa.
Del premier Giuseppe Conte non sono pervenute notizie al riguardo, quindi non si sa se abbia prestato o meno servizio militare.
Restando fra i 5 Stelle, Luigi Di Maio (classe 1986) "scampò" invece la chiamata per motivi anagrafici, visto che gli ultimi a partire obbligatoriamente per il militare furono i ragazzi nati nel 1985.
E Matteo Salvini, fautore del ritorno della "Naja" obbligatoria? Alla domanda "Ha mai fatto il miltare?" qualche anno fa egli rispose testualmente: "Certo, in Fanteria, 7/95. Ho fatto il Car a Casale Monferrato, e poi a Milano, in caserma in Corso Italia e alla Montello in piazza Firenze“.