Cronache

Ponte Morandi, cinque anni dal crollo. Nordio: “Risposte sulle responsabilità”

Di Redazione Cronache

"Il trascorrere del tempo non attenua il peso dell'avidità umana. Non dobbiamo dimenticare", così le istituzioni in memoria delle vittime del crollo a Genova

Ponte Morandi: Nordio, 'dai processi, attendiamo risposte sulle responsabilità'

“Nel giorno del quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi, rinnovo la mia vicinanza ai familiari delle vittime e all'intera città di Genova: tutta l’Italia attende di avere, dai processi in corso, risposte sulle responsabilità di quella sciagura. Il ministero della Giustizia continuerà ad assicurare ogni supporto agli uffici giudiziari genovesi”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel giorno del quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi.

Processo Morandi al giro di boa, sentenza non prima del 2024

Quasi 170 testimoni dell'accusa sentiti in 84 udienze spalmate in poco meno di 12 mesi e la sentenza non prima del 2024. Sono i numeri del processo per il crollo del ponte Morandi, un processo partito con numerosi tecnicismi ma che via via è entrato nel vivo e che adesso è quasi arrivato, salvo imprevisti, al giro di boa. Nel frattempo, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 47 persone nel filone bis sulle autostrade liguri nato dopo il crollo.
Il processo principale vede 58 persone imputate tra ex dirigenti e tecnici di Autostrade e di Spea (l'ex controllata che si occupava di manutenzioni), funzionari del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche della Liguria. Secondo l'accusa il ponte è crollato perché per decenni si è risparmiato sulle manutenzioni in modo tale da poter distribuire maggiori dividendi ai soci.
In autunno inizieranno gli esami degli imputati. E sempre in autunno potrebbe iniziare l'udienza preliminare per il filone bis che vede imputate 47 persone, la maggior parte le stesse del processo principale.