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Cronache
Porto Empedocle, 28 migranti positivi al Covid sulla nave Moby Zazà

Porto Empedocle, 28 migranti positivi al Covid sulla nave Moby Zazà

Sono arrivati gli esiti dei tamponi sui 209 migranti salvati in acque internazionali dalla nave Sea Watch e trasferiti sulla "Moby Zazà", nave destinata alla quarantena che si trova a Porto Empedocle. Sono 28 i migranti risultati positivi al coronavirus. Uno di loro è stato evacuato e trasferito al reparto di malattie infettive dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. L'uomo, originario del Camerun, inizialmente era stato ricoverato, nella notte tra domenica e lunedì, come caso sospetto di tubercolosi. Il tampone per Covid-19 ha poi dato esito positivo. L'extracomunitario resta ricoverato al reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sant'Elia, dove ormai da settimane erano stati dimessi tutti i pazienti Covid. 

Migranti: i 28 positivi asintomatici, isolati in area nave

I 28 migranti, salvati dalla nave di Sea Watch e risultati positivi al Covid-19, restano per il momento a bordo della Moby Zaza', insieme agli altri extracomunitari in isolamento. All'interno della nave destinata alla quarantena, che si trova in rada a Porto Empedocle, era stata prevista una sezione per i positivi. Subito dopo l'arrivo dell'esito dei tamponi, e' stato deciso lo spostamento dei 28 contagiati nell'area isolata del mezzo. Al momento i positivi sono asintomatici o con sintomi del tutto lievi e non sono previste evacuazioni mediche, come avvenuto per altri due migranti uno dei quali, era risultato positivo. E' atteso, invece, l'esito del tampone per il secondo migrante evacuato e ricoverato all'ospedale di Caltanissetta. La Croce Rossa, con il coordinamento della prefettura e delle autorita' sanitarie, continua a monitorare la situazione. L'equipaggio di Sea Watch che ha salvato i 211 migranti in acque internazionali, invece, resta in isolamento all'interno della nave.

Viminale: "Garantita la sicurezza sanitaria del Paese"

“Le procedure adottate per i migranti sbarcati dalla nave 'Sea Watch' e accolti per la quarantena obbligatoria a bordo del traghetto 'Moby Zaza', ancorato nella rada di Porto Empedocle, garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese”. Lo precisano fonti del Viminale spiegando che “tutti i migranti sono stati sottoposti fin dal loro arrivo alle procedure previste dalle linee guida sul sistema di isolamento protetto elaborate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute".

"In particolare, per l’intero periodo di quarantena, sono state adottate misure di isolamento totale per i singoli, con la garanzia del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale sempre e comunque - sottolineano fonti del Viminale - I pazienti confermati e sospetti per il Covid-19 sono stati alloggiati in ponti isolati della nave: come previsto dalle linee guida, è stata istituita a bordo una 'zona rossa' in cui il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi".

"Per tutti gli altri migranti è attivo un servizio di 'sorveglianza' che prevede uno screening individuale due volte al giorno per la ricerca di eventuali sintomi, con particolare attenzione a quelli respiratori - concludono fonti del Viminale - Al termine del periodo di quarantena obbligatoria, tutti i migranti verranno sottoposti a un ultimo accurato screening per garantire la piena tutela della salute pubblica al momento dello sbarco".

Migranti: Calderoli, Sea Watch ci porta positivi da Africa

"Ventotto immigrati clandestini positivi tra i 209, siamo oltre il 10%, trasportati a Porto Empedocle dalla nave tedesca Sea Watch 3, di una ONG tedesca. In Africa il virus sta avendo un'impennata e i tedeschi cosa fanno? Ci portano qui 28 positivi al posto di portarseli nei loro porti. Bene, bravi, complimenti". Ad affermarlo e' Roberto Calderoli. Il vicepresidente leghista del Senato aggiunge un "grazie al governo che sciaguratamente sta mettendo a rischio la salute dei nostri cittadini con il suo assurdo 'porti sempre aperti a tutti'. In Africa sta esplodendo il virus e noi facciamo entrare tutti liberamente? Ecco le belle conseguenze".  

Migranti: Musumeci, 28 positivi su nave? Subito provvedimenti

"Ventotto migranti positivi al Covid-19. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbieta' abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell'Isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si rendera' conto che avevamo ragione. Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte". Lo afferma il governatore della Sicilia, Nello Musumeci.  

Migranti: Lega Sicilia, silenzio da professionisti accoglienza

"La notizia che sulla nave in rada a Porto Empedocle risultano 28 migranti positivi al Covid e' una risposta secca e mortificante per tutti quelli che in queste settimane hanno continuato a urlare, anche nelle piazze a noi care, lo slogan ideologico dell'accoglienza, un mantra politico ribaltato in un momento di difficolta' per il sistema Paese. Il loro silenzio e' oggi l'unico vaccino per le tesi dei radical-chic, dei benpensanti, dei fan del politically-correct e dei professionisti dell'accoglienza barattata sull'altare della sicurezza pubblica". Lo dice Antonio Catalfamo, capogruppo all'Ars per Lega Sicilia, che aggiunge: "Bene ha fatto il governo Musumeci a promuovere e ottenere una nave-quarantena come hotspot in mare. Si sono cosi' evitati altri focolai a pochi giorni dal risultato tanto sperato del covid-free per la Regione".  

Migranti: Ferrara (M5s), ricollocamenti obbligatori subito

"L'Europa non puo' ancora una volta voltarsi dall'altra parte e lasciare l'Italia da sola a gestire l'ennesimo salvataggio nelle acque del Mar Mediterraneo, come avvenuto con la nave Moby Zaza' che si trova adesso a PortoEmpedocle". Cosi' in una nota l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara. "Il Patto per i migranti - aggiunge - era una priorita' della Commissione europea ma i veti di alcuni Stati egoisti ne stanno ritardando la presentazione. Siamo contenti che adesso anche la Spagna si sia allineata sulle posizioni italiane e sbatta i pugni a Bruxelles, ma bisogna accelerare. La crisi dei rifugiati ha messo in luce il fallimento del sistema di Dublino, attribuisce una responsabilita' sproporzionata agli Stati membri di primo arrivo che, tra il 2008 il 2017, hanno accolto il 90% dei richiedenti asilo di tutta Europa. Serve deve dunque un meccanismo di solidarieta' che garantisca un'equa ripartizione della responsabilita' tra gli Stati membri mediante una ricollocazione basata su criteri obiettivi. Su questo la voce del Parlamento europeo non puo' essere piu' ignorata", conclude.

Migranti: Signorelli, servono tamponi per tutti gli sbarcati

Non bastano le visite di controllo all'arrivo, per individuare eventuali sintomi: "Si dovrebbero sottoporre a tampone tutti gli sbarcati, e poi mettere in quarantena i negativi e isolare i positivi". E' il parere Carlo Signorelli, professore di igiene e sanita' pubblica all'Universita' Vita Salute San Raffaele di Milano e past president della Societa' italiana di Igiene e medicina preventiva (Siti), interpellato dall'AGI sul caso dei 28 migranti trovati positivi sulla Sea Watch e spostati, con tutti i compagni di viaggio, sulla nave-quarantena Moby Zaza', alla rada di fronte a Porto Empedocle. "Le navi sono un fattore di rischio - spiega Signorelli - come abbiamo visto con il drammatico episodio della Diamond Princess. E se e' a rischio una nave da crociera, figuriamoci una situazione come quella di oggi. Il virus arriva, si trasmette tra i passeggeri, si amplifica il contagio. E' vero che e' prevista la quarantena per tutti, ma e' comunque fondamentale isolare subito gli eventuali casi positivi, per questo e' opportuno il tampone. Se tra i 28 di oggi non ce ne fosse stato uno sintomatico, non ce ne saremmo mai accorti". Questo episodio, comunque, secondo Signorelli "conferma che il virus circola eccome, non siamo allo scampato pericolo. Bisogna tenere alta la sorveglianza epidemiologica, per circoscrivere e tracciare eventuali cluster, come e' stato fatto per esempio nel Lazio. In Lombardia, dove si sta facendo una campagna di test sierologici a tappeto, non abbiamo piu' avuto focolai specifici, anche se il numero di casi rimane piu' elevato rispetto alle altre regioni. Vuol dire che un'attivita' capillare di screening previene il contagio".

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