A- A+
Cronache
Processo Tirreno Power, tutti assolti: "Via libera alla licenza di inquinare"
Tirreno Power

Processo Tirreno Power, tutti assolti: "Via libera alla licenza di inquinare"

Assolti perché il "fatto non sussiste" tutti i 26 imputati, dirigenti ed ex dirigenti della centrale elettrica di Vado Ligure (Savona) per i quali erano stati chiesti dalla PM Elisa Milocco complessivamente 84 anni di reclusione, 3 anni e mezzo a testa, salvo che per un deceduto. Ma il giudice Francesco Giannone ha deciso diversamente. "A nulla sono valse – ha aggiunto Laura Mara - le ponderose consulenze di esperti come Bruno Thieme e Celestino Panizza per Medicina Democratica e quelle dei consulenti del PM Franceschi e Crosignani, circa il disastro ambientale provocato dalla combustione del carbone e dalle polveri rilasciate dai carbonili, a bocca di abitazioni". Fra tutti gli studi epidemiologici se ne cita uno in particolare, quello del Cnr di Pisa, che ha attestato un netto aumento della mortalità nell’area con oltre il 40 per cento in più rispetto alla media e con un aumento considerevole di patologie cardiovascolari.

LEGGI ANCHE: FMI, per emissioni zero di CO2 necessari inizialmente 5000 miliardi di dollari

"Questa vicenda giudiziaria – ha detto Marco Caldiroli- grazie alle denunce e alla mobilitazione popolare di oltre 10 anni fa, ha tuttavia permesso e velocizzato la chiusura delle sezioni a carbone della Centrale di Vado Ligure. Un risultato raggiunto insieme a cittadini e altre associazioni nate a tutela della salute pubblica, un percorso che ha trovato in un procuratore attento come il dr. Granero  la possibilità di avviare un procedimento penale, sequestrare gli impianti e porre un termine alle emissioni tossiche di una centrale che aveva già causato troppi danni".

"Sapevamo - ha inoltre sottolineato Maurizio Loschi referente savonese di Medicina Democratica - che c’era la possibilità che un criterio eccessivamente garantista potesse assolvere gli imputati, e ci riserviamo di valutare la possibilità di ricorrere in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza. Ma restiamo convinti della validità delle prove scientifiche e giuridiche a sostegno della tesi che una centrale elettrica a carbone nel pieno di un centro densamente abitato abbia provocato inquinamento, malattie e morti: non è la prima volta, infatti, che la scelta di installare un impianto così nocivo per l’ambiente viene effettuata individuando un sito ove già insistevano altre pesantissime fonti di nocività in modo da rendere sempre più difficile l’individuazione dell’origine di queste e la possibilità di dimostrarne con certezza il responsabile.

Iscriviti alla newsletter
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Chiara Ferragni sempre più in crisi: chiude l'iconico store in Corso Como

Addio al negozio milanese

Chiara Ferragni sempre più in crisi: chiude l'iconico store in Corso Como


in vetrina
Ikea apre un negozio alla Fifth Avenue: sbarca nella via del lusso di New York

Ikea apre un negozio alla Fifth Avenue: sbarca nella via del lusso di New York





motori
Renault e l’evoluzione dei touchscreen: un viaggio tra design e innovazione

Renault e l’evoluzione dei touchscreen: un viaggio tra design e innovazione

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.