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Quanto hanno speso gli italiani per il gioco d'azzardo nel 2024

Il boom di vendite per i biglietti della Lotteria Italia ha confermato la passione degli italiani per azzardo, scommesse sportive, lotto, superenalotto, gratta e vinci, slot machine e giochi online. I dati più aggiornati

di Federico Ughi

Quanto hanno speso gli italiani per il gioco d'azzardo nel 2024

La passione degli italiani per il gioco d'azzardo ha trovato recente conferma con i dati relativi alle vendite dei biglietti della Lotteria Italia 2024. Sono stati infatti ben 8,66 milioni i tagliandi venduti. Nel 2023 erano stati 6,7 milioni. C'è stato quindi un incremento del 29,3%, come riferito dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Con il costo del biglietto a 5 euro, sono stati 43,3 milioni gli euro investiti dagli italiani a caccia del primo premio da 5 milioni. Una somma che rappresenta poco più che una goccia nell'oceano rispetto a quanto annualmente gli italiani spendono per il gioco, tra scommesse, lotto, superenalotto, gratta e vinci, slot machine e giochi online.

La proiezione: il 2024 anno record per la spesa nei giochi online

Di quali cifre stiamo parlando? L'ultimo dato definitivo è quello che è stato reso noto dal sottosegretario all'Economia Federico Freni ad ottobre: nel 2023 gli italiani avevano speso ben 148 miliardi di euro. Cifra che ha sostanzialmente confermato quanto aveva riportato la seconda edizione del "Libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani” curato da CGIL e Federconsumatori, esaminando i dati, disaggregati per territorio, forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, che parlava di 150 miliardi di euro. Per dare un riferimento, più della spesa coomplessiva per la salute.

Tornando a Freni: il sottosegretario, rispondendo ad una interrogazione presentata alla Camera da Virginio Merola, aveva presentato anche i dati aggregati per il periodo dall'1 gennaio al 31 luglio 2024: nei primi sette mesi dell'anno gli italiani avevano già speso 90 miliardi di euro. Cifra che, in proiezione, ha portato a ritenere che il 2024 è destinato a segnare un nuovo record. Ma un dato definitivo non è ancora disponibile. Mentre l'ultimo report dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il "Libro Blu" che costituisce la più esaustiva fonte di dati e informazioni sul tema, è quello che presenta il quadro relativo al 2022. Quando gli italiani spesero 136 miliardi di euro, con un contributo all'Erario di 11,22 miliardi. Nel 2021 erano stati 111 miliardi di euro.

Piccoli segnali dalla seconda metà del 2024: verso un calo della spesa?

Che ci sia una costante crescita lo dimostrano dunque sia il trend degli ultimi anni che i dati parziali già disponibili per il 2024. E tuttavia il dato complessivo del 2024 potrebbe rappresentare alla fine una sorpresa. Perchè pochi giorni fa L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comunicato di avere raccolto 8,05 miliardi di euro di entrate fiscali dal gioco nel periodo dal 1° gennaio al 30 settembre. Cosa significa? Si tratta di un calo del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un calo manifestatosi soprattutto nel terzo trimestre, ovvero il periodo relativo a giugno, agosto, settembre (non ancora contemplato  dall'analisi del sottosegretario Freni). Solo il dato comprensivo del quarto trimestre dirà se si è trattato di una fugace disaffezione o del primo segnale di una inversione di tendenza.

Post scriptum/1: A trainare negli ultimi anni la crescita del volume di spesa nell'azzardo è stato naturalmente l'online. Particolarmente difficile da tracciare e computare. Perchè molti giocatori si orientano verso le piattaforme di gioco offshore, rendendo complicato riuscire a fare stime precise.

Post scriptum/2: Accanto al gioco legale, al quale fanno riferimento i dati presentati qui, c'è naturalmente la piaga del gioco illegale, terreno di coltura di mafie e criminalità organizzata. Basandosi su dati della Dia, il Libro nero di Cgil e Federconsumatori ha stimato per il 2023 altri 37 miliardi di euro spesi, che si aggiungono ai 150 miliardi del gioco legale. Ma - a maggior ragione in questo caso - si tratta assolutamente di stime.