Cronache
Quattro valigie con dentro due corpi.Tatoo decisivo,caccia al figlio latitante
Hanno un'identità i cadaveri di Sollicciano. Sono di una coppia albanese di 54 e 52 anni scomparsi nel 2015. Coincidenza con la latitanza del figlio sospettato
Quattro valigie con dentro due corpi.Tatoo decisivo,caccia al figlio latitante
Svolta improvvisa nella vicenda dei corpi trovati in valigia davanti al carcere di Sollicciano, a Firenze. Appartengono ad una coppia albanese di 54 e 52 anni, scomparsa nel 2015. Gli inquirenti hanno verificato che la denuncia di scomparsa della coppia venne presentata dalla figlia l’8 novembre 2015. Nel documento si sosteneva che i genitori erano scomparsi da sei giorni, ossia dal 2 novembre. E proprio quello stesso giorno il figlio della coppia, Taulant, - si legge sul Giornale - era uscito dal carcere di Sollicciano, dove era stato rinchiuso per reati di droga. L’uomo, come ha confermato il tenente colonnello dei carabinieri Carmine Rosciano, da quel momento si è reso irreperibile ed è tuttora latitante.
È proprio su di lui - prosegue il Giornale - che adesso si concentrano le indagini, nel giorno in cui è stata ritrovata la quarta valigia contenenti resti umani, sempre nello stesso campo alle spalle del carcere di Sollicciano. Dalle analisi post-mortem emergono poi ulteriori dettagli, che lasciando intendere che l’assassino non fosse solo: la donna è stata presa a pugni e strangolata con tale violenza da provocarle lo schiacciamento dello sterno, mentre lui è stato sgozzato. Il medico legale ha anche indicato l’arma usata per fare a pezzi i cadaveri: una mannaia da macellaio o un machete, usato come una ghigliottina. I resti sono stati poi avvolti con cura nel cellophane e chiusi col nastro adesivo, insieme a una coperta e un piumino per impedire che si diffondesse l’odore della decomposizione.