Rabbia dei NoTap contro i 5 Stelle. "Siete peggio dei vostri predecessori" - Affaritaliani.it

Cronache

Rabbia dei NoTap contro i 5 Stelle. "Siete peggio dei vostri predecessori"

Marco Potì, sindaco di Melendugno ai 5 Stelle: "Salvini mantiene la parola e voi no"

 

TAP. LEZZI: M5S NON AUTORIZZA NESSUNO MA NON PUO' FERMARE PROCEDURA - "Il Movimento 5 Stelle non ha dato nessunaautorizzazione a Tap, noi ci ritroviamo ora nella condizione di nonpoter fermare una procedura gia' chiusa: avviata, svolta e conclusa dalgoverno precedente". Lo dice la ministra del Sud Barbara Lezzi. A chigli rimprovera che sapeva tutto sul trattato internazionale dal 2013Lezzi replica: "Certo, l'ho sempre detto e abbiamo cercato l'aiuto ditutti i partiti politici per bloccare quella follia nel 2013. Abbiamochiesto l'aiuto di chi oggi si straccia le vesti dicendo che li' ilgasdotto non andava fatto" ma "quando era approdato al voto delParlamento quel trattato, sono stati tutti zitti. Tranne noi che abbiamodetto di 'no'".

San Foca (Lecce). I comitati No Tap hanno organizzato un sit-in per manifestare la loro contrarietà alla realizzazione del gasdotto che porterà il gas in Italia dall'Azerbaigian. E protestano anche contro il M5S, che le promesse per bloccare il cantiere le ha tradite. Tornano a strappare le schede elettorali, ma bruciano anche il manifesto con i volti dei parlamentari di cui chiedono le dimissioni, e anche una bandiera del Movimento 5 Stelle.

"Questaterra non e' in vendita", "M5s dimettetevi": e' quanto scritto sui manifesti degli attivisti No Tap nel corso della manifestazione organizzata questa mattina sul lungomare di San Foca di Melendugno contro il governo Conte e contro la costruzione del gasdotto Tap che ha recentemente ricevuto l'avallo di legittimita' dall'esecutivo. L'incontro e' cominciato in ritardo a causa di un violento acquazzone abbattutosi su San Foca e si svolge davanti alla Torredella marina di Melendugno, luogo simbolo delle battaglie dei No Tap.

La bandiera del Movimento 5 stelle e' stata bruciata durantela manifestazione "No Tap" in corso a Melendugno. Dato alle fiamme anche il manifesto in cui i parlamentari grillini del Salento sono stati invitati a dimettersi. Cori di protesta sono stati rivolti in particolare contro la ministra del Sud, Barbara Lezzi, che e' stata invitata ad "andare via dal Salento". Lezzi era stata invitata in un videomessaggio, a partecipare alla manifestazione di oggi per mostrareai cittadini di Melendugno i documenti che proverebbero l'esistenza distudi sul rapporto costi/benefici, in base ai quali la mancata realizzazione del gasdotto comporterebbe il pagamento di penali miliardarie.

Marco Poti', sindaco di Melendugno, comune nel cui territorio ricade la localita' rivierasca bagnata dall'Adriatico, individuata come punto connessionetra il tubo sottomarino e la condotta superficiale, da' voce aquello che si dice tra i manifestanti: "Il ministro Salvini, che faparte di questo governo - afferma il sindaco - ha preso l'impegno di nonfare entrare le navi nei porti italiani e lo ha mantenuto violando Trattato di Dublino, e in quel caso non ci sono soldi ma vite umane ingioco, mentre Di Maio e Conte non hanno il coraggio e la volonta' difermare quest'opera, definita giustamente una follia ingegneristica". Aquesto punto, ha proseguito il sindaco Poti', "non so che tipo d itrattativa si possa instaurare con il governo, ma noi continueremo a ricorrere in sede giudiziaria, sia amministrativa che penale. Ci sonotre o quattro indagini aperte su questo progetto da parte della Procura di Lecce, visto che si parla di legittimita' dell'opera. Quindi,i ndagini in corso e incidente probatorio per la pericolosissima centraledi Melendugno. Noi faremo cio' che ci consente di fare la Costituzione italina, cioe' manifestare, ricorrere alla magistratura e fare comprendere a che deve prendere decisioni che quest'opera e' una folliae uno stupro per il Salento".

Per le strade di Melendugno vengono affissi manifesti in cui si accusa di tradimento il Movimento 5 Stelle: "Siete peggio dei vostri predecessori, dimettetevi" è scritto sotto i volti del vicepremier Luigi Di Maio, della ministra per il Sud, Barbara Lezzi, e di parlamentari pentastellati pugliesi. E parte anche una campagna social che chiede le dimissioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali pugliesi eletti con i voti del Salento.

La base grillina in tutto il Salento è in rivolta. Le pagine Facebook di parlamentari pugliesi e consiglieri regionali sono prese d'assalto dagli elettori pentastellati.

E la tensione cresce. I senatori Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial hanno contestato il presidente del consiglio, tornando sempre sul nodo delle penali che sarebbero previste nel caso in cui l'opera si bloccasse: "Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, semplicemente perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap. Non ci possono nemmeno essere costi a carico dello Stato, semplicemente perché, non essendovi a oggi il rispetto delle prescrizioni da parte di Tap, non vi può essere responsabilità dello Stato".

Nel frattempo la società ha riacceso i motori per far ripartire i lavori, sospesi due settimane fa. Proprio nel luogo in cui si terrà la manifestazione è atteso l'arrivo dell'imbarcazione Sara T, ormeggiata a Otranto, che dovrà sistemare le boe per monitorare il rumore e la torbidità dell'acqua.

La nave potrebbe arrivare sulla spiaggia di San Foca già da domani. A seguire toccherà alla Adhemar De Saint Venant, al momento ferma nel porto di Brindisi, avviare i lavori per la costruzione del palancolato sottomarino nella zona in cui sbucherà il microtunnel.