Cronache
Raduno Alpini, "Erano fuori controllo. Volgarità mentre mangiavo il gelato"
La prima denuncia ufficiale per i fatti di Rimini è stata depositata. Class action per dire stop alla kermesse per sempre
Raduno Alpini, "Strattonate e portate di peso al loro tavolo"
Il raduno degli Alpini che si è svolto la scorsa settimana a Rimini si è portato con sè infinite polemiche a causa delle 200 testimonianze di molestie sessuali subite da ragazze presenti alla festa, che per loro si è trasformata in un vero e proprio incubo. Dopo la sfilata delle novantamila penne nere (ma si stima che in 400 mila, compresi familiari e accompagnatori, abbiano partecipato alla 4 giorni di Rimini), crescono - si legge sul Corriere della Sera - le testimonianze di donne che dicono di essere state molestate. E ieri una 26enne si è presentata dai carabinieri raccontando di essere stata aggredita da tre uomini sabato scorso. "Mi hanno presa per un braccio, strattonata, insultata con sconcezze irriferibili... Erano in tre, tre alpini. È successo sabato pomeriggio tra la folla... Sono riuscita a divincolarmi in qualche modo e a scappare".
Ma sono tanti - prosegue il Corriere - i racconti simili, le ragazze molestate hanno deciso di riunirsi, grazie all'appoggio dell'associazione femminista "Non una di meno" con l'obiettivo di denunciare ogni episodio e fare in modo che il raduno annuale degli Alpini non si svolga più. Altre testimonianze. Un quartetto di ragazze si è fatto largo "tra i palpeggiamenti delle penne nere", "molti già ubriachi, parevano senza controllo", raggiungendo infine una piadineria. «Accanto al nostro tavolo c’era una dozzina di alpini, tutti sopra i cinquant’anni. Ci guardavano con la bava alla bocca. Hanno chiesto di unirci “per una birra assieme”. Abbiamo detto no, loro hanno insistito. Al nostro ennesimo rifiuto, in quattro si sono alzati, sollevando la panchina e trascinandola verso di loro. Eravamo terrorizzate". Un'altra ragazza: "Mi hanno fatto cadere il gelato e poi con la lingua mimavano cose oscene e dicevano frasi volgari".