Cronache
Ragazzina di 12 anni accoltella il compagno di classe, "essere emo non la aiuta"
I genitori: "Va protetta, è solo una bambina". Chi la conosce bene: "Ha avuto un cambiamento negli ultimi mesi"
Acoltella il compagno di classe, la scuola si interroga sul comportamento della 12enne "emo". La mamma si sfoga
Una ragazzina di appena 12 anni ieri ha accoltellato un compagno di classe nel cortile della scuola media che frequenta, in un quartiere di Roma. "Vi prego perdonatemi, ho ferito un mio compagno di scuola. Ho fatto una cavolata". In lacrime, fra le auto parcheggiate, la ragazzina confessa a un operatore del numero unico di emergenza 112 quello che ha appena fatto. Nello zainetto, nascosto fra i libri, c'era un coltello da cucina con la punta arrotondata con il quale si è avventata contro un coetaneo, colpendolo di striscio al petto. Il motivo? Lui avrebbe fatto la spia e "detto alla maestra che io stavo copiando dallo smartphone il compito in classe".
Leggi anche: Paura a scuola: ragazzina 12enne accoltella un compagno in cortile. Forse aveva fatto la spia con il prof
La notizia ha traumatizzato i genitori della 12enne: "A casa - si sfoga la madre a Il Corriere della Sera - siamo tutti sconvolti, non abbiamo voglia di parlare. Siamo distrutti, anche mia figlia. Ma state attenti a scrivere di lei, è una minorenne. Una bambina". Una 12enne con un carattere un po' chiuso, ma solo da qualche mese. "Prima non era così, ha cominciato a parlare meno del solito alla fine dell’ultimo anno scolastico — racconta chi la conosce fuori dalla scuola media a Il Corriere —. Poi certo essere “emo” non l’aiuta a essere espansiva".
Perché la minorenne che ieri ha usato il coltello per vendicarsi dell’altro alunno, seguirebbe la moda degli "emo kids", il movimento post punk 2.0 nato in California, erede di quello originale degli anni '80-90 che, se un tempo in Italia era contrapposto a quello dei "truzzi" in un confronto decisamente più folkloristico, all’estero è invece sfociato nelle sue forme più estreme in tendenze suicide e autolesionistiche. "È sempre stata molto riservata, ma non potevamo immaginare che potesse fare una cosa del genere", è il passaparola a fine lezioni. Attoniti i genitori degli alunni che si interrogano su "come sia possibile che un’alunna entri con un coltello a scuola senza che nessuno se ne accorga".