Cronache
Rdc addio, caos di proteste al Sud. Un uomo tenta di darsi fuoco in comune
Continuano le agitazioni in tutto il Sud Italia di fronte alla sospensione del Reddito di cittadinanza; nelle amministrazioni è il caos
Stop al Reddito di cittadinanza, la protesta infiamma i comuni del Sud. Un uomo tenta di darsi fuoco
A Napoli si è fatta infuocata la contestazione davanti alla sede dell’Inps, mentre davanti al municipio di Taranto e Cosenza si è creata la ressa.
A Terrasini, in provincia di Palermo, un disoccupato di 60 anni, dopo avere ricevuto la notizia di non ricevere più il reddito di cittadinanza si è presentato questa mattina nel palazzo comunale tentando di dare fuoco alla stanza del sindaco, gettando della benzina a terra e versandola anche su se stesso. Ma è stato fermato in tempo. "Brucio il Comune se non mi aiutate", ha detto al sindaco Giosuè Maniace. Il sindaco ha subito chiamato i carabinieri che hanno portato via il disoccupato in ambulanza. "Sono stati attimi di paura e di tensione per fortuna non è accaduto nulla di irreparabile - ha commentato il primo cittadino - Era già venuto una prima volta stamattina per dirmi che da oggi gli toglievano il reddito di cittadinanza. Poi è tornato con la tanica di benzina ed è salito dicendo 'Brucio il comune se non mi date soldi', perché io gli avevo detto che non potevo aiutarlo".
È soprattutto al Sud, quindi, che cresce lo sconforto, con i cittadini che urlano “Meloni ci costringe a delinquere” e primi cittadini e amministratori locali che lamentano: “Non possiamo far fronte a tutto”. Ma anche ai “piani alti” della politica le contestazioni non mancano. Le opposizioni attaccano, con il Movimento 5 stelle e il Partito Democratico che accusano il Governo di fare “macelleria sociale” e di fare – ha sostenuto Giuseppe Conte – una “guerra ideologica a danno dei deboli”.
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La maggioranza avanza compatta, e sostiene invece la scelta del Governo di sospendere la misura, con Fratelli d’Italia che tuona: “Conte e Schlein soffiano sul fuoco”.