Cronache
Foggia, le mani della mafia sul Rdc. Scoperti e denunciati 113 "furbetti"

L'importo complessivo delle somme sottratte allo Stato ammonta a oltre 560 mila euro. Tra i soggetti pregiudicati anche affiliati alla criminalità organizzata
Reddito cittadinanza: nel foggiano 113 "furbetti", 8 esponenti della criminalità organizzata
113 persone nel foggiano percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto, tra queste anche affiliati a clan mafiosi. La scoperta della Gdf risale ai primi tre mesi dell’anno, grazie anche a un coordinamento operativo con l’Inps. Si tratta di persone che non potevano percepire il reddito di cittadinanza poiché sottoposti a misure cautelari personali, proprietari di immobili o valori mobiliari, percettori di redditi non dichiarati nonché disponibilità liquide derivanti da vincite al gioco. La concessione del sostegno economico ad integrazione del reddito delle famiglie è, infatti, subordinata a una serie di requisiti reddituali e patrimoniali che cumulativamente ciascun nucleo familiare deve possedere al momento della presentazione della domanda e conservare per tutta la durata dell’erogazione del beneficio.
Nel corso delle indagini gli investigatori hanno accertato che in 81 casi il richiedente non aveva comunicato di essere stato sottoposto a misura cautelare personale o la presenza nel proprio nucleo familiare di un componente attinto da analoga misura coercitiva. Tra gli 81 soggetti pregiudicati, 8 sono risultati essere affiliati alla criminalità organizzata. Ventidue persone, invece, alla richiesta del beneficio, avevano fornito false informazioni relative alla composizione del nucleo familiare, ai redditi percepiti o alla posizione lavorativa – in alcuni casi in nero - dei componenti dello stesso. Sei, invece, non avevano denunciato proprietà immobiliari o mobiliari e altre due avevano omesso di segnalare vincite on line per oltre 55 mila euro.
Infine trovate anche altre due persone che, nonostante fossero state denunciate lo scorso anno per aver richiesto e ottenuto fraudolentemente il reddito di cittadinanza, hanno reiterato l’istanza continuando a fornire informazioni non veritiere circa l’assenza di cause ostative alla percezione del sostegno. L’importo complessivo delle somme non dovute, sottratte fraudolentemente all’INPS, e di cui si provvederà al recupero, ammonta a oltre 560 mila euro.