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Il Risiko con i boss mafiosi che si sparano, il gioco del momento ferisce i siciliani
La guerra tra clan degli anni Ottanta, tra premi e polemiche
Il Risiko rivisitato, tutto in Sicilia e simula la guerra tra clan mafiosi
Il Risiko sulla mafia è stato tradotto anche in italiano, si tratta del gioco da tavolo "La Famiglia" premiato come il più innovativo a livello internazionale ma finito al centro delle polemiche nel nostro Paese. Maximilian Maria Thiel, 62 anni, è un progettista tedesco di giochi da tavolo. Il suo Risiko simula la seconda guerra di mafia negli anni Ottanta. Il gioco, prodotto dalla Boardgame Atelier, ha vinto in Francia l’As d’Or nel 2024, come miglior gioco per esperti, ma è finito al centro di una polemica con in testa la sorella di Giovanni Falcone, Maria, che dice: "Offende la memoria di tutte quelle persone che hanno dato il loro contributo per rendere questa terra libera". Forza Italia ha chiesto al presidente della Regione Sicilia Schifani di vietarne la distribuzione in tutta l'isola.
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"Sono molto dispiaciuto, - spiega a La Repubblica l'ideatore del gioco - non c’era nessun intento di offendere la memoria delle vittime. Io penso che si sia creato un grande malinteso. "La Famiglia" tratta di una guerra tutta interna alla criminalità negli anni Ottanta tra le famiglie mafiose in cui il braccio militare dei corleonesi distrusse completamente i palermitani, economicamente e politicamente molto più potenti. Io credo che il problema sia che si confonde la lotta di potere interna alla mafia con la lotta politica della mafia. Ci sono più di 500 giochi sulla mafia in commercio. Non voglio banalizzare la lotta alla criminalità ma ripeto: qui si uccidono tra loro. Sono convinto di non aver fatto nulla di sbagliato".