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Migranti in Albania, terzo tentativo: decideranno gli stessi giudici dei primi respingimenti
Il caso è passato dalla sezione "immigrazione" alla Corte d'Appello, ma essendo sotto organico...
Migranti in Albania, il cortocircuito. Si pronunceranno gli stessi giudici: ecco il motivo
Il governo Meloni ci riprova, la terza nave con migranti diretti in Albania è partita e questa volta a bordo ci sono 49 persone, molte di più rispetto ai due precedenti tentativi: a ottobre erano 16 e a novembre 8. Anche questa volta i migranti - riporta Il Corriere della Sera - sono stati intercettati in acque internazionali a poche miglia da Lampedusa, ma questa volta a fare il primo screening a bordo non c’erano gli operatori dell’Oim, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni. A selezionare — come da protocollo — soltanto maschi maggiorenni senza famiglia, non vulnerabili e provenienti da Paesi che l’Italia considera sicuri, sono stati questa volta mediatori culturali reclutati dalle autorità italiane, poiché il contratto trimestrale con questa agenzia delle Nazioni Unite è scaduto il 10 gennaio e la nuova missione è partita prima che venisse rinnovato.
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Poi la parola passerà ai giudici: dopo la raffica di mancate convalide dei trattenimenti che ha lasciato i centri deserti per oltre tre mesi dal taglio del nastro, il governo via decreto - prosegue Il Corriere - ha passato la competenza alle Corti d’appello, ritenute meno "politicizzate" delle sezioni immigrazione dei tribunali, ma quattro loro magistrati, che non avevano convalidato i rimpatri, sono stati recuperati dalla Corte d’appello di Roma per gestire questi casi. Il motivo è dovuto alla carenza di organico della Corte d'appello, che ha chiesto così rinforzi alla sezione immigrazione. Il nodo è ora la definizione di "Paese sicuro": c’è attesa per il verdetto, previsto il 25 febbraio, della Corte di Giustizia europea, che aveva stabilito che i richiedenti asilo non potevano sottoporsi a una procedura accelerata con possibile rimpatrio se il loro Paese di provenienza non fosse ritenuto "completamente" sicuro.