Cronache

Escort controlla-documenti e alberghi conniventi: indagine sulla prostituzione

di Claudio Bernieri

Ma chi sono i clienti delle prostitute? Lo svela il prof. Fabrizio Quattrini, psicoterapeuta e sessuologo clinico

Chi sono i clienti delle prostitute? L'analisi di Fabrizio Quattrini (psicoterapeuta e sessuologo clinico)

Ma chi sono i clienti delle prostitute? Lo svela il Il Prof. Fabrizio Quattrini è psicoterapeuta e sessuologo clinico, conosciuto al grande pubblico per due programmi televisivi: Sex Therapy e Matrimonio a prima Vista. Insegna all’Università dell’Aquila ed è socio fondatore e Presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma dove promuove una cultura dell’eros libera, positiva e funzionale, abbattendo i tanti stereotipi e tabù della sessualità. Autore di numerosi contributi scientifici e divulgativi come Il manuale Parafilie e Devianza, ha pu bblicato la sua ricerca sul sito di recensioni Escort Advisor:

Chi è dunque l’utente delle escort? Secondo il prof. Quattrini è “un uomo che decide di concedersi uno spazio sicuro dove sperimentare liberamente le proprie fantasie, i propri desideri spesso difficili da realizzare altrove. Un uomo che non vuole una escort solo per il piacere di trasgredire, ma con la quale condividere un momento all’insegna delle emozioni e del benessere.

Chiaramente, i clienti sembrano essere indirizzati prevalentemente verso un approccio molto più vanilla e meno kinky, anche perché un altro dato importante riguarda i servizi ricercati. Rapporti anali (23%), eiaculazione in bocca (13%), bacio profondo (11%)“ Continua il Prof. Quattrini: “ La ricerca del bacio profondo può essere associata al desiderio di rendere il rapporto sessuale molto intimo, abbracciando l’idea di un momento di tenerezza e affettività. Spesso le escort raccontano che i clienti pagano non solo per fare sesso, ma anche per momenti intimi di tenerezza e confronto anche verbale”. Un dato molto importante nella sua ricerca  riguarda l’utilizzo del servizio da parte delle persone con disabilità, ben il 17%  Si tratta di soddisfare dei bisogni che, normalmente, non possono essere appagati facilmente.