Cronache
Roberto Garofoli si dimette. Tria, scelta non legata alla manovra
Si dimette Roberto Garofoli, il capo di gabinetto di Tria
"Mi dispiace molto, lui all'inizio mi aveva detto che probabilmente voleva cambiare. Lo avevo obbligato a rimanere fino alla legge di bilancio. Domani parlero' con lui. Ora torna al suo mestiere nella Magistratura". Cosi' il ministro dell'Economia Giovanni Tria sulle dimissioni del suo Capo di Gabinetto, Roberto Garofoli. Tria ha assicurato che non si e' trattato della conseguenza delle critiche rivolte ai tecnici del ministero da esponenti di governo perche' anzi eventualmente quegli attacchi "lo avrebbero blindato".
Le parole di Tria sembrerebbero dunque smentire che l'addio di Garofoli sia legato alle tensioni tra la parte 'politica' dell'esecutivo giallo-verde e i tecnici del ministero di via XX settembre. In particolare, Garofoli era stato accusato dai 5 Stelle di essere "la manina" che aveva inserito nel dl Fiscale un emendamento che assegnava 28 milioni di euro l'anno per tre anni alla gestione commissariale della Croce Rossa, ente ufficialmente in liquidazione coatta da gennaio. L'alto dirigente era stato difeso dallo stesso Tria che aveva parlato di "attacco irrazionale". "Sul caso Garofoli e l'emendamento 'manina' chiedo al ministro Tria di chiarire la paternita' del provvedimento contestato. Il ministro ha parlato di 'proposta' ma non si e' capito da chi arriva questa proposta e perche' il ministro competente ed il nostro premier Giuseppe Conte non ne sapessero niente", aveva dichiarato all'epoca il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D'Uva. "Se il nostro attacco e' privo di fondamento, come Tria lo ha definito", aveva aggiunto l'esponente pentastellato, "perche' Movimento 5 Stelle e Lega si sono ritrovati a discutere di qualcosa di cui non sapevano nulla? Il capo di gabinetto del Mef Garofoli non puo' non conoscere i dettagli che abbiamo richiesto e ci sembra legittimo avere delle risposte chiarificatrici affinche' episodi come questi, probabilmente prassi di un passato anche recente, non si verifichino piu'".