Cronache

Roma, apre al pubblico la "scatola archeologica" alla Domus Aventino

Uno straordinario scavo archeologico realizzato dalla Soprintendenza Speciale di Roma insieme a Bnp Paribas Real Estate a piazza Albania

Apre al pubblico la Scatola archeologica della Domus Aventino di Roma. Dal 7 maggio sarà possibile visitare questo luogo straordinario che porta il visitatore all’interno di uno scavo archeologico, realizzato dalla Soprintendenza Speciale di Roma insieme a Bnp Paribas Real Estate a piazza Albania.

Il progetto, unico nel suo genere, racchiude archeologia, architettura e tecnologia, creando il primo sito museale all’interno di un complesso residenziale. Realizzati sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma, gli scavi per il consolidamento antisismico dell’immobile iniziati nel 2014 da Bnp Paribas Real Estate hanno infatti consentito di riportare alla luce importantissimi ritrovamenti come mosaici, strutture e materiali che dall’VIII secolo avanti Cristo arrivano al III dopo Cristo. Dai primi terrazzamenti nel banco di tufo dell’Aventino fino a una sontuosa residenza, che dall’età tardo repubblicana a quella medio imperiale subisce continue trasformazioni. Un percorso straordinario, una vera e propria visita in uno scavo archeologico dove i reperti sono presentati così come sono stati ritrovati.

A raccontare e valorizzare ulteriormente la storia di questo prezioso angolo di Roma, l’allestimento multimediale curato da Piero Angela e Paco Lanciano, che si avvale di video mapping e proiezioni. Le visite alla Scatola archeologica della Domus Aventino, curate da Cooperativa Archeologia, avranno una durata di 60 minuti circa e saranno realizzate in italiano il primo e il terzo venerdì del mese. Per rispettare le direttive per il distanziamento e la tutela della salute, le visite saranno per gruppi di 6 persone, attraverso un percorso accessibile ai disabili motori con minime limitazioni. Prenotando un intero turno per 6 persone sarà possibile organizzare visite in inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e giapponese. I biglietti avranno un costo di 11 euro per il pubblico adulto, di 8 euro per i visitatori dai 12 ai 17 anni e per i cittadini dell’Unione europea dai 18 ai 25 anni, l’accesso è gratuito per i bambini sotto i 12 anni e i disabili con accompagnatore. Prenotazione e acquisto dei biglietti saranno esclusivamente online sul sito internet: www.scatolaarcheologica.it.