Cronache
Roma, definitiva l'assoluzione per la Raggi nel processo sulla nomina di Marra


La procura non è ricorsa in Cassazione contro l'assoluzione del sindaco. Che commenta: "Sempre avuto fiducia nella giustizia"
È diventatata definitiva la sentenza di assoluzione nei confronti del sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel processo sulla nomina di Renato Marra.
La procura generale presso la Corte d'appello non ha infatti presentato ricorso in Cassazione, così la sentenza di secondo grado del 19 dicembre scorso è passata in giudicato. Quel giorno, erano stati i giudici d'appello della seconda sezione penale a confermare l'assoluzione ottenuta in primo grado dalla Raggi dall'accusa di falso in atto pubblico nel processo scaturito dalla nomina (congelata e poi revocata) di Renato Marra, fratello di Raffaele (all'epoca capo del Personale in Campidoglio), alla guida della Direzione Turismo. Era stata così confermata la sentenza del tribunale che il 10 novembre del 2018 assolse la sindaca con la formula "perchè il fatto non costituisce reato".
E a caldo il sindaco, sentito dall'AdnKronos, sostiene che si tratti di "una vittoria di tutti i cittadini che mi sono stati al fianco. In questi quattro lunghi anni non mi sono mai sottratta alle udienze, perché ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Questa notizia è la conferma che ho agito con la massima trasparenza e con l'amore che provo nei confronti della mia città e dei cittadini. È anche una bella notizia per Roma che rialza la testa dopo anni di scandali", conclude.