Cronache
Runner ucciso in Trentino dall'orsa: il Tar ferma l'abbattimento di JJ4
Il tribunale amministrativo accoglie il ricorso presentato dalla Lega Anti Vivisezione. La madre del runner: "L'abbattimento dell'orsa non mi ridarà Andrea"
Il ricorso al Tar “salva” l’orsa, tra l’esultanza ambientalista e la lucida pacatezza della famiglia del runner
Il ricorso che ha portato al risultato favorevole all’animale - almeno temporaneamente - è stato presentato dalla nota associazione Lav (Lega Anti Vivisezione). Prima di compiere questo passo però i volontari avevano inviato sia sia al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, la proposta di trasferimento dell'orsa in un rifugio sicuro.
Ora è il Tribunale amministrativo ad aver premiato i loro sforzi, accogliendo le motivazioni formulate dalla stessa Lav, che ha dichiarato tra l’esultanza: "Vittoria! Accolte le motivazioni del nostro ricorso. Battuta d'arresto all'arroganza del Presidente Maurizio Fugatti. Gli orsi e i cittadini trentini hanno diritto a vivere in pace", ha scritto l'associazione animalista sui social.
Paradossalmente, la posizione più misurata è proprio quella della madre di Andrea Papi, Franca Ghirardini, che proprio durante i funerali del figlio ha detto: "L'abbattimento dell'orsa non mi ridarà Andrea. Come madre non posso accettare una morte così orribile, ma voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell'orso. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha amministrato, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano".