Cronache
Salvini e la SS 106 Jonica: gestione al manager indagato insieme al cognato

Il team del ministro leghista: “Simonini è stato nominato all’Anas quando il ministro era Toninelli e commissario della 106 Ionica dal presidente Draghi"
All'ex ad di Anas Simonini la gestione della Superstrada SS 106 Jonica
"Il ministro Matteo Salvini ha firmato tre settimane fa un decreto che attribuisce poteri di spesa per 3 miliardi di euro in 15 anni per la Superstrada SS 106 Ionica in Calabria al Commissario Straordinario (ex Ad di Anas) Massimo Simonini". Lo scrive stamattina il Fatto Quotidiano, aggiungendo quello che chiama "piccolo particolare che nessuno ha notato: Simonini è indagato per corruzione per altri fatti a Roma con il cognato del ministro, Tommaso Verdini".
Il Fatto dice di aver chiesto a Salvini "se considerasse opportuna la scelta, vista l’indagine in corso". E fonti vicine al ministro hanno risposto a il Fatto: “Simonini è stato nominato all’Anas quando il ministro era Toninelli e commissario della 106 Ionica dal presidente Draghi, poi confermato in quest’ultimo ruolo dal Governo Meloni. Stiamo parlando di un indagato, non di un condannato”.
Il Fatto ricorda che è stato "nominato ad di Anas a dicembre 2018 (Conte-1) Simonini diventa anche commissario del governo Draghi per la SS 106 Ionica ad aprile 2021, su indicazione del ministero risalente al gennaio 2021 quando era ministra uscente Paola De Micheli, che lo scelse anche come commissario della E78, cioè la strada Fano-Grosseto. Il nuovo ministro Salvini a buon ragione sostiene quindi di avere proseguito sul solco dei predecessori assegnando per decreto risorse già stanziate dalla legge di Bilancio a un Commissario che nessuno ha pensato di rimuovere".
Ma Salvini, aggiunge poi il Fatto Quotidiano "avrebbe una ragione in più per porsi il tema dell’opportunità politica di lasciare Simonini a gestire 3 miliardi di soldi pubblici, proprio per i rapporti di quest’ultimo, penalmente rilevanti secondo i pm di Roma, con Tommaso Verdini", suo cognato.