Cronache

Saman Abbas, ritrovamento macabro: resti cadavere in un casolare a Novellara

Sarà necessario attendere l'esito degli esami autoptici per la conferma definitiva

"Io sono già morto, l'ho uccisa io, io l'ho uccisa per la mia dignità e il mio onore": questa la frase del padre Shabbar, intercettato al telefono con un parente in Italia nel giugno 2021, un mese dopo la scomparsa della 18enne dalla casa di Novellara, nella Bassa Reggiana. L'intercettazione è agli atti del processo. Lo stesso parente interlocutore del padre di Saman, che avrebbe ricevuto anche alcune telefonate minacciose dall'uomo, riferisce agli atti - secondo quanto si legge nell'informativa di 80 pagine dei Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia agli atti del processo - "che avrebbe giurato a Shabbar che non ne avrebbe parlato con nessuno".

Saman era arrivata in Italia dal Pakistan nel 2016: a dare l'allarme della sua scomparsa, il fidanzato 'italiano' Saquib, che non ha mai voluto crederla morta. Già un anno prima della sua scomparsa, la 18enne si era rivolta ai servizi sociali per denunciare i genitori per maltrattamenti e induzione al matrimonio. Poi era rientrata a casa, tentando di riavere i suoi documenti. Tra gli atti del processo, anche il filmato della telecamera di sicurezza che ha registrato gli ultimi istanti di vita di Saman, che esce di casa accompagnata dai genitori la notte della scomparsa.

Si aspetta, intanto, che Shabbar Abbas, in carcere da alcuni giorni in Pakistan, sia estradato. Lo scorso 12 novembre le autorità locali avevano emesso un provvedimento di arresto a carico di entrambi i genitori. Dopo una valutazione molto lunga le autorità locali avevano deciso di fare propria la 'red notice', ossia la richiesta di arresto internazionale già nel circuito Interpol, delegando le autorità di polizia del Punjab, regione dalla quale proviene la famiglia di Saman. L'uomo era stato arrestato mercoledì scorso con l'accusa di omicidio ed è in attesa di estradizione. La madre della ragazza, Nazia Shaheen, ancora latitante, secondo quanto riferito dall'uomo alla polizia pakistana, si trova in Europa.