Cronache

San Benedetto: in edicola calendario sexy in regalo, ma nessuno sa perché

di Antonio Amorosi

Manca la delibera del comune e l'ok all'uso del logo. Parla Lia Sebastiani, assessore alla Cultura di San Benedetto

Calendario sexy donato. Ma è possibile? Non senso del Comune di San Benedetto

Manca la delibera, manca l’atto di utilizzo del logo sul calendario, manca il pagamento del lavoro eseguito, che ha permesso al Comune di apparire in tutte le edicole, visto che il calendario Miss Grand Prix 2024 è ovunque con la rivista VIP, ed è certo che la società realizzatrice, la Marastoni srl, l’abbia realizzato per lavoro non per attività missionaria. 

Al Comune di San Benedetto del Tronto non sanno però come uscirne, dopo il caso che li ha fatti salire alla ribalta nazionale.

E’ giusto che un Comune metta il proprio logo sotto delle ragazze in bikini in pose sexy come qualsiasi pubblicità seducente di un privato o un venditore di pentole qualsiasi?

Da più fonti si apprende da giorni che il Comune dovrebbe far uscire un comunicato stampa chiarificatore, ma il comunicato non esce. Doveva uscire ieri, no anzi esce oggi, ma no sicuramente domani. C’è chi, anche nella maggioranza che sostiene il sindaco Antonio Spazzafumo, off record si dice indignato, chi fa spallucce, chi se la ride, chi spiega che manca tutto, chi nega l’evidenza dei fatti che non tornano, chi sostiene sia tutto ok.

Ne abbiamo parlato con Lia Sebastiani, assessore alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di San Benedetto.

Quel calendario con le ragazze in bikini in pose sexy non le sembra mercifichi il corpo femminile?

No. La questione doveva essere incentrata su celebrare la città di San Benedetto e la bellezza di queste ragazze. In nessun modo e tempo avrebbe dovuto essere associato a questa polemica della mercificazione. La ritengo proprio strumentale

Ma se apro il calendario in piano vedo subito il fondo schiena della ragazza X o il ...

E’un calendario che è stato donato alla città. Non sono stati spesi soldi pubblici dopo questa grande manifestazione a San Benedetto legata all’Eicma, eccetera. Nel 2023 credo che le donne siano libere di esprimersi come vogliono

Le ragazze si esprimono come vogliono, non c’è dubbio, ma la domanda è se ha senso che un ente pubblico, il Comune, si faccia pubblicità tramite il corpo delle ragazze in slip, bikini, eccetera

Il Comune non credo si sia fatto pubblicità in questo modo

Ma certo che se l’è fatta. Sul calendario c’è il logo del Comune. E’ in edicola con VIP...

Non entro nel merito del logo, di questa polemica legata al logo non so neanche nulla. Io sono entrata nell’amministrazione da neanche un mese. La dinamica del logo non la conosco e non posso commentare. Se l’amministrazione riterrà opportuno toglierlo, discuterne, questo si vedrà

Quindi c’è una discussione al vostro interno? Se toglierlo o no?

Al momento non c’è nessuna discussione aperta. Questa polemica ha solo cercato di creare dissensi e di giudicare l’amministrazione. In realtà quelle che sono stati giudicate sono queste ragazze, tra l’altro accompagnate dai genitori, sono state lese nella loro immagine

Le ragazze e perché? Le ragazze fanno la loro posa come ogni modella, perché dice lese?

Io non sono una madre, sono un insegnante: qualcuno ha associato le loro immagini alla pornografia

Ah, qualcuno a San Benedetto ha detto questo, affermando una stupidaggine...

Mi riferisco a tutti quelli che hanno dato via a commenti esagerati con affermazioni questionabili

Ma non è questa la questione che le ponevamo: io le chiedevo se avesse senso nel 2023 che un Comune si faccia pubblicità tramite delle ragazze in bikini, in slip e...

Io le confermo che la questione non è quella che mi poneva lei ma il focus deve essere posto su tutti gli altri eventi, per i quali sì, sono stati spesi dei soldi, questo si sa. Ma il calendario invece è stato donato al Comune

Non penso che la società lavori gratis per la realizzazione del calendario…

Il calendario, a quanto so, è stato un regalo