Sarzana, architetto morto in strada con il cranio sfondato. Ipotesi omicidio
Il corpo di Giuseppe Di Negro è stato trovato nella notte da due ragazzi sul ciglio di una strada. L’uomo è morto prima dell’arrivo dell’ambulanza
Un uomo è stato trovato in fin di vita ieri sera a Sarzana, vicino a La Spezia, ed è morto prima di poter raggiungere l'ospedale.Giuseppe Di Negro, questo il nome dell'uomo, aveva una profonda ferita alla tempia, probabilmente causata da un corpo contundente, ed è stato trovato da due persone, riverso a terra, poco distante dalla sua auto. Pochi i dubbi sul fatto che si tratti di un omicidio ma le indagini sono ancora all'inizio e gli inquirenti della squadra mobile di La Spezia, che indagano sul caso, stanno sentendo in queste ore familiari e conoscenti della vittima per fare luce sulla vicenda.Giuseppe Di Negro era un architetto, professionista stimato e persona "irreprensibile" a detta di chi lo conosceva.
Nessun precedente penale, una bella famiglia con una moglie e una figlia che lo amavano, dei genitori anziani, anche loro di Sarzana, che aiutava.Ieri sera era uscito, in auto, proprio per una commissione nella vicina casa dei genitori: poco prima delle 22 il corpo in fin di vita dell'uomo, è stato trovato da due giovani sul ciglio di una via poco frequentata, in località La Bradia.
Qualcuno ha aggredito l'uomo, su questo gli inquirenti non paiono avere dubbi, ma è ancora giallo su chi possa esser stato e per quale motivo: nessuno dei testimoni ascoltati in mattinata ha fornito informazioni dirimenti sul caso, la zona dove si trovava la vittima al momento della presunta aggressione era pressoché deserta e non ci sono nell'area telecamere di sorveglianza le cui immagini possano aiutare chi indaga.L'auto dell'uomo è stata posta sotto sequestro, mentre si attendono i rilievi effettuati dalla polizia scientifica e il referto dell'autopsia che verrà effettuata nelle prossime ore.Secondo i primi accertamenti eseguiti dal medico legale, attraverso un'ispezione esterna sul corpo dell'uomo, la ferita, profonda nella regione parietale della testa, sarebbe stata provocata da un colpo inferto da un oggetto contundente.