Cronache

Scopre che il compagno è in cella per omicidio dell'ex: lui esce per ucciderla

Il tribunale di Torino ha condannato l'uomo a 16 anni di carcere: tentato omicidio. Con un coccio di bottiglia ha tentato di ucciderla, sfregiata al volto

Scopre che ha ucciso la ex ed è in carcere. Ottiene un permesso e va a punirla

Una donna a Torino è stata sfregiata al volto da un uomo con cui si era fidanzata, perchè aveva scoperto il suo sanguinoso passato. Era in carcere per l'omicidio della sua ex. Così l'assassino è riuscito ad ottenere un permesso e ad uscire di prigione con l'intento di ammazzare la compagna e usando un coccio di bottiglia ha cercato di tagliarle la gola, sfregiandola a vita. "Se mi lasci ti ammazzo e mi ammazzo – urlava. Sei mia e sarai mia per sempre. La donna - si legge sulla Stampa - è stata salvata da alcuni passanti. Ieri, il Tribunale ha condannato con rito abbreviato Mohamed Safi, origini tunisine, a 16 anni di carcere per tentato omicidio. E ha disposto l’espulsione una volta espiata la pena. I due si erano conosciuti in chat e si erano frequentati per sei mesi. Poi lei, navigando nel web, aveva scoperto il segreto del trentasettenne.

Nel 2008, a Bergamo, - prosegue la Stampa - Mohamed aveva ucciso la sua compagna dell’epoca, e per quell’omicidio stava scontando una pena di 15 anni nel carcere Lorusso e Cutugno. Un segreto di cui l'aveva sempre tenuta all'oscuro. Sfruttando la modalità di lavoro esterno prevista dall’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, lavorava come cameriere al bistrot Pausa Cafè di Grugliasco. Lei, dopo aver scoperto il suo passato ha cercato di lasciarlo, ma lui si è vendicato. La donna, ancora sconvolta dopo la dura sentenza, ha potuto tirare un sospiro di sollievo. "Ringrazio chi, quella notte, è intervenuto in mio aiuto. Sono viva solo perché alcuni passanti non si sono girati dall’altra parte, ma mi hanno salvata quando stava per finirmi".