Cronache
Scuola, "50 mila cattedre scoperte". Mancano ovunque insegnanti di sostegno
Migliaia di prof chiedono di essere esonerati, l'Inail dovrà stabilire se sono "lavoratori fragili"
Scuola, "50 mila cattedre scoperte". Mancano ovunque insegnanti di sostegno
Mancano ormai dodici giorni all'inizio dell'anno scolastico, messo in calendario per il prossimo 14 settembre. Ancora in alto mare la questione dell'assegnazione delle cattedre ai docenti. Oggi - si legge sul Corriere della Sera - finisce anche la seconda chiamata, la cosiddetta 'chiamata veloce' per poter riempire le quasi 85 mila cattedre che sono rimaste libere lo scorso anno. Secondo le anticipazioni degli uffici scolastici regionali raccolte dai sindacati la situazione è drammatica. In Campania mancano oltre quattrocento prof di italiano, in Puglia 250 di matematica, in Piemonte è stato riempito solo il 24 per cento delle 6 mila cattedre. Nelle scuole superiori della Toscana su 3700 posti non ne sono stati trovati neppure duecento: ormai quasi ovunque le graduatorie sono vuote. Per non parlare degli insegnanti di sostegno che mancano ovunque. Tanto da far dire alla segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi che delle 85 mila cattedre «ne resteranno vuote almeno 50 mila».
I presidi - prosegue il Corriere - aspettano ancora indicazioni su come comportarsi con le richieste di «esonero » dei lavoratori fragili, di quegli insegnanti o collaboratori scolastici che per motivi di salute non vorrebbero dover tornare a scuola. L’istituto superiore di Sanità sta compilando un documento con le regole da seguire. Non basta certo avere 55 anni, come era sembrato all’inizio della pandemia, per ottenere l’esonero. Il lavoratore dovrà dimostrare di essere affetto da una «patologia a scarso compenso clinico » e cioè da malattie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche o a carico del sistema immunitario o quelle oncologiche (indipendentemente dall’età). Toccherà all’Inail certificare «la fragilità».