Cronache

Scuola, gli insegnanti: "Giannini e Renzi molto peggio della Gelmini"

di Lorenzo Lamperti
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@LorenzoLamperti

"Altro che Buona Scuola, siamo sulla strada della Cattiva Scuola". Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda Insegnanti critica duramente in un'intervista ad Affaritaliani.it la riforma della scuola del governo Renzi

Rino Di Meglio, che cosa non vi piace della riforma della scuola di Renzi?

Ci sono punti che non condividiamo assolutamente. I tre punti principali sono, in ordine: i poteri di assunzione diretta data ai dirigenti scolastici, l'abolizione della titolarità degli insegnanti con l'istituzione degli ambiti territoriali (che attualmente corrispondono alle province) e l'inserimento nel comitato di valutazione del servizio dei docenti anche studenti e genitori. Queste per noi sono le cose più gravi.

Entriamo più nel dettaglio. Perché vi opponete ai poteri di assunzione dei dirigenti scolastici?

Riteniamo che come recita la Costituzione nella Pubblica Amministrazione si debba entrare solamente per concorso. Gli articoli 97 e 98 della Costituzione dicono che per la valutazione debono esserci criteri di imparzialità e dunque noi pensiamo non possano essere attribuiti a un singolo funzionario pubblico dei poteri prettamente discrezionali.

Quali possono essere le conseguenze dell'abolizione della titolarità?

L'abolizione della titolarità comporta un processo di precarizzazione generale. Attualmente un insegnante è titolare di una scuola, titolarità che acquisisce con graduatoria, e resta lì a lavorare salvo che non si trasferisca volontariamente. Diventare titolari di un ambito territoriale significa che si rischia di doversi spostare su luoghi molto distanti dalla propria residenza. Guardi che la nostra non è una pretesa strana, il codice civile prevede che il diritto a lavorare presso l'unità produttiva dove si è stati assunti salvo che non ci siano gravi e comprovati motivi.

Perché siete contrari alla valutazione di studenti e genitori?

Non siamo contrari a forme di valutazione di merito e di demerito. Riteniamo che chi esprime il giudizio debba essere una persona competente. Sicuramente si può tener conto in qualche modo del parere di genitori e studenti ma non avendoli come giudici.

Che cosa ne pensate del via libera alle detrazioni per gli istituti privati?

E' una forma di finanziamento alle scuole private. Non ho nulla contro le scuole private ma anche qui ricordo che c'è un articolo della Costituzione, il 33, che dice che gli enti privati sono liberi di istituire delle scuole senza però oneri per lo Stato. Ma anche la detrazione è un onere perché è una rinuncia di tasse da parte dello Stato.

E' appropriato il nome dato da Renzi alla riforma, Buona Scuola?

Altro che Buona Scuola, secondo noi seguendo questa strada si va verso la Cattiva Scuola.

Il premier ha anche auspicato che la scuola non diventi "un terreno di scontro". Ma l'atteggiamento del governo è stato quello corretto per scongiurare questo scontro?

Mi occupo di sindacato dal 1992 ma non ho mai visto una volontà di non ascoltare come c'è stata con questo governo. Il ministro sta lì pro forma, praticamente è quasi senza mandato perché di tante cose si è occupato direttamente il partito di maggioranza relativa. Quei pochissimi incontri che ci sono stati col ministro sono stati persino imbarazzanti e disarmanti. L'ultimo incontro l'abbiamo chiesto noi due mesi fa per capire che cosa stava maturando nel disegno di legge. E il ministro in quell'occasione ci ha detto che non conosceva il testo e non ce l'aveva. Ma allora che trattativa si può fare con un ministro che non sa il contenuto della riforma?

Anni fa c'erano stati scontri molto forti anche con il ministro Gelmini. Se dovessimo fare un parallelo tra oggi e allora? Si stava meglio quando si stava peggio?

E' molto peggio del ministro Gelmini. Per carità, noi abbiamo avuto una grande polemica anche col ministro Gelmini perché nel 2008 aveva tagliato 135 mila posti di lavoro. Però almeno lì si parlava, qui non si parla più. Ci sono discorsi a senso unico e incontri singolari. Per la prima volta in vita mia siamo stati convocati nella sede di un partito. E' una gestione molto particolare. Sono sempre stato rigorosamente apartitico, anche per il mio ruolo. Ma stavolta voglio dire che mi auguro che le elezioni non vadano bene per il partito9 di maggioranza. Per la prima volta ritengo che ci sia stata una dichiarazione di guerra agli insegnanti da parte di un partito politico. E noi risponderemo adeguatamente.