Cronache

Scuola: l'ostruzionismo dei presidi per i cambi di istituto: "Non c'è posto"

Troppi gli studenti iscritti. Entrate scaglionate, dalle 7.45 alle 10 del mattino

Scuola: l'ostruzionismo dei presidi per i cambi di istituto: "Non c'è posto"

L'emergenza Coronavirus non è finita in Italia, ma la scuola riparte. Oggi 13 Regioni riaprono agli studenti, ma le difficoltà da affrontare sono molteplici, a partire dagli orari di entrata scaglionati, qualcuno inizierà le lezioni alle 7.45, altri addirittura alle 10, un continuo via vai di studenti da gestire. Tra le difficoltà da affrontare c'è anche l'ostruzionismo dei presidi, che non si sentono pronti, ma sono costretti ad aprire. I dirigenti scolastici - si legge sul Corriere della Sera - lamentano classi troppo affollate e chiudono alla possibilità di cambi in corsa per studenti che lo richiedono: "Non c'è posto". "Siamo spiacenti di comunicare - scrive nero su bianco il Liceo artistico di Brera a Milano - che non è più possibile accettare iscrizioni nelle nostre classi seconde per l’elevato numero di alunni già frequentanti".

A Roma - prosegue il Corriere - il Liceo classico Visconti lo ha scritto sulla home page del sito: "In relazione alla riorganizzazione degli spazi imposta dalla pandemia, e visti i numeri considerevoli degli studenti già iscritti, si comunica che al momento attuale non è possibile accogliere alcuna ulteriore richiesta di iscrizione per nessuno dei cinque anni di corso". L’ufficio scolastico regionale del Lazio, dopo alcune segnalazioni, è dovuto intervenire: "Non si possono rifiutare le richieste di nuove iscrizioni che arrivano poco prima dell’inizio dell’anno scolastico senza aiutare concretamente la famiglia a trovare un’altra scuola che accolga certamente l’iscrizione», ha scritto ai presidi il direttore Rocco Pinneri.