Scuola, strutture sportive e oratori: per i minori sono i luoghi più a rischio - Affaritaliani.it

Cronache

Scuola, strutture sportive e oratori: per i minori sono i luoghi più a rischio

Minori, Save the Children: per 74% ragazzi da web rischio abusi

L’85% degli adulti e il 74% dei ragazzi ritiene che sia Internet l’ambiente in cui per i minori è maggiore il pericolo di subire comportamenti inappropriati, maltrattamenti e abusi da parte degli adulti. Ma per un adulto su 4 e un ragazzo su 5 sono a rischio anche alcuni dei luoghi abitualmente frequentati da bambini e adolescenti: la scuola, gli oratori, le parrocchie e le strutture sportive. Sono solo alcuni dei risultati dell’indagine “Minori e percezione dei rischi” realizzata da Ipsos per Save the Children, di cui si discuterà oggi al Senato, a partire dalle 11:45 nella Sala Caduti di Nassiriya, in occasione della presentazione di un Manifesto in 10 punti, intitolato “10 in condotta!”, promosso da Save the Children per favorire nel nostro Paese l’adozione di un sistema di tutele da parte di tutte le realtà che operano con i minorenni.


Tra le insidie più concrete per i minori la possibilità che vengano loro imposti rapporti fisici indesiderati (la pensa così il 50% sia degli adulti che dei ragazzi) o che vengano compiuti una serie di illeciti online, tra cui la richiesta di inviare immagini intime in cambio di regali (secondo la metà dei ragazzi e secondo 6 adulti su 10) o di diffonderle senza il consenso dell’interessato (per il 60% degli adulti e la metà dei ragazzi).
Dal sondaggio Ipsos per Save the Children, emerge che solo il 7% degli adulti, in Italia, ritiene che i minori siano completamente tutelati e al sicuro da comportamenti inappropriati da parte degli adulti nei luoghi che sono soliti frequentare e solo il 6% lo pensa riferendosi al web e alle chat usate dai figli. Più di un minore su 4 (il 27%) si dice a conoscenza di esperienze negative vissute in prima persona dai loro amici, percentuale che sale al 33% se riferita agli episodi in rete. 


I LUOGHI PIU’ A RISCHIO - Tra i luoghi fisici ritenuti maggiormente a rischio e dove i minori potrebbero essere vittime di comportamenti scorretti o abusanti da parte degli adulti figura la scuola, insicura per il 28% degli adulti e il 21% dei ragazzi. Scuola a rischio soprattutto per i ragazzi in Sicilia (uno su 4), meno per i coetanei campani ed emiliani (16%). A rischio anche gli oratori per un adulto su 4 (quasi uno su 3 in Campania, Toscana ed Emilia Romagna) e per un ragazzo su 5 (uno su 4 in Lazio, Lombardia e Sicilia), nonché la palestra, la piscina e altri centri sportivi, ancora insicuri per il 23% dei genitori e il 22% dei ragazzi. Da segnalare in chiave positiva i gruppi scout considerati luoghi sicuri dal 93% dei ragazzi e dall’88% dei genitori. 


LE INSIDIE DELLA RETE - Con la diffusione delle nuove tecnologie e la sempre maggiore possibilità, per bambini e ragazzi, di accedere alla rete, cresce la percezione dei rischi collegati all’uso di chat e app. La rete è considerata un luogo a rischio dall’85% degli adulti e dal 74% dei ragazzi. A conferma di ciò, la ricerca rivela che il 29% di questi ultimi ha provato disagio per avere ricevuto determinate richieste o contenuti online da parte degli adulti (la percentuale più alta in Campania, il 35%, la più bassa in Lombardia, il 19%), un dato confermato anche da più di un genitore su 10. I dati mettono in luce anche uno scarso controllo da parte di mamme e papà su quello che i figli fanno online: più di un genitore su 6 (17%) dice di non controllare mai i contenuti che i figli condividono in rete, mentre il 44% lo fa solo occasionalmente; uno su 3 (30%) non sa se i figli utilizzino app a tempo per scambiarsi messaggini, foto o video e più della metà (54%) non è in grado di dire a quante chat partecipa il figlio.


IMMAGINI IN CAMBIO DI REGALI - Contatti fisici e rapporti indesiderati pretesi o imposti dagli adulti rappresentano un pericolo concreto per quasi 3 adulti su 5 (55%) e un ragazzo su 2 (48%). Circa la metà dei ragazzi e 6 adulti su 10 considerano inoltre un pericolo reale che i minori possano essere vittime di cyberstalking da parte degli adulti, così come che venga loro chiesto, in cambio di regali, di inviare immagini o video che li ritraggono nudi oppure che gli adulti possano inviare a ragazzi conosciuti in rete materiali intimi che mettono a disagio. Tra gli altri rischi segnalati, la possibilità che i minori vengano criticati o ridicolizzati per il loro comportamento o aspetto fisico (un rischio per il 57% degli adulti e il 44% ragazzi), che possano essere indotti ad assumere sostanze (lo pensano il 42% dei ragazzi e un adulto su 2) o che possano ricevere promesse in cambio di qualcosa (per il 47% dei ragazzi).


DEFICIT DI INFORMAZIONI - Più di 6 genitori e ragazzi su 10 credono che oratori, palestre e centri sportivi siano privi di regole e procedure in tema di tutela dei minori e quasi la metà degli adulti afferma che i propri figli non hanno mai ricevuto informazioni in tal senso da queste strutture. Quanto alla scuola, merita una riflessione il fatto che più di un genitore su 5 sia convinto che i figli non ricevano informazioni in merito dal personale scolastico, mentre uno su 3 è convinto che la scuola non sia dotata di un sistema specifico per proteggere gli studenti da comportamenti inappropriati degli adulti. Solo il 9% dei ragazzi e l’8% dei genitori ammette di aver ricevuto materiale scritto con informazioni chiare da parte delle strutture frequentate dai minori.