Cronache

Segre-Seymandi, chi tradisce non ha per forza sempre torto. Ma non parliamo di femminicidio mediatico

Di Elisabetta Aldrovandi *

Massimo Segre e Cristina Seymandi, l'analisi di Elisabetta Aldovrandi. "La parte intrigante è capire perché..."

E pure lei, la traditrice seriale, accusata e sbeffeggiata o difesa a spada tratta a ore alterne, dopo un paio di giorni di riflessione non ci sta più: dice che le storie extra sono fantasmi, che il compagno è stato manipolato, che lei è vittima di un “femminicidio mediatico”. Non esageriamo. Le violenze, i femminicidi, i maltrattamenti, sono altri. E nella vita bisogna anche avere il coraggio e la faccia per affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Anche se a volte quelle conseguenze possono sembrare, e in questo caso lo sono, eccessive.

* Garante per la tutela delle vittime di reato da marzo 2019, è avvocato e Presidente dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime di reato.