Cronache

Servizio civile universale per la prima volta in associazione con Lgbt

Eduardo Cagnazzi

iKen Onlus, attiva a Napoli da 15 anni, oggi opera in bene confiscato alla mafia: con il progetto di Amesci offre opportunità a giovani italiani e stranieri

Per la prima volta un’associazione Lgbt realizzerà un progetto di Servizio civile universale. Si tratta di iKen Onlus (www.i-ken.org) che opera a Napoli nel bene confiscato affidatogli dal Comune e intitolato “a Silvia Ruotolo ed a tutte le vittime innocenti della mafia” ed è presieduta da Carlo Cremona già incubatore di tantissime attività sociali e culturali. 

“Freedom” è il nome del progetto di assistenza alle persone più fragili della comunità Lgbt, il primo di accompagnamento ai servizi territoriali come ad esempio quello legale o quello sanitario. Il progetto verrà messo in campo in collaborazione con Amesci, associazione nazionale di promozione sociale attiva in Italia e in 14 Paesi esteri per lo sviluppo del capitale umano attraverso l’empowerment delle giovani generazioni, coinvolgendo quattro giovani italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno di età compresa tra 18-28 anni, ai quali verrà corrisposto un rimborso mensile di 439,50 euro per un anno. L’azione verrà realizzata presso il Rainbow Center Napoli “Sportello a Silvia Ruotolo”, all’interno della sede dell’associazione iKen nel bene confiscato, sede sia degli sportelli che della casa rifugio inaugurata nel 2017 e tutt’ora in funzione e collaborerà con lo sportello “Nuovi Diritti” presso la Cgil Napoli.

“Grazie al Servizio Civile i giovani Lgbt saranno istruiti alle attività di sostegno e gestione dei bisogni dei cittadini della loro comunità  intercettati sul territorio. Un progetto di grande impatto sociale, importante risorsa per anziani senza famiglia, anche per piccole faccende come fare la spesa e pagare le bollette. Un'opportunità di professionalizzazione per nuovi servizi nello spazio del Rainbow Center tra i quali quelli del laboratorio di attività culturale dell’Omovies Film Festival. Attraverso il laboratorio di integrazione socio linguistico si offrirà anche una occasione agli stranieri con diritto di asilo: in molti casi giovani con esperienze e titoli di studio di alto profilo in grado di attività una rete internazionale” dichiara Carlo Cremona presidente iKen. “Ringrazio il presidente di Amesci per aver sostenuto questo bisogno espresso ed aver accompagnato per mano iKen all’ottenimento di questo importante e rivoluzionario obiettivo per i giovani Lgbt che avrà una ricaduta sociale epocale per la città di Napoli in un momento tanto drammatico a causa del C0vid-19” conclude Cremona. 

“Attraverso il Servizio civile universale Amesci ha voluto offrire ad I Ken onlus uno spazio di solidarietà e di impegno, in un luogo che le persone Lgbt sentono come ‘casa’. Il progetto che realizzeremo a titolo completamente gratuito vuole infatti rimuovere pregiudizi e discriminazioni lesivi dell’eguaglianza sostanziale degli individui sancita dalla stessa Costituzione, per raggiungere quel livello di qualificata interazione positiva con le differenze e le diversità, qualunque esse siano”, sottolinea Enrico Maria Borrelli, presidente Amesci. “In particolare -spiega Borrelli- verranno realizzati interventi di supporto ai bisogni legali, emotivi, psicologici e relazionali, percorsi ricreativo-culturali per il riconoscimento del sé, sensibilizzazione e promozione della causa Lgbt. Il progetto rientra in un programma di Amesci dal titolo “Persone al centro” che prevede interventi sul territorio nazionale per favorire il raggiungimento di alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030, ossia porre fine ad ogni povertà nel mondo; assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età; fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti; ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni; rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; pace, giustizia e istituzioni forti.