Cronache

Sgarbi rischia 12 anni, per i pm "il quadro del Manetti fu rubato e taroccato". La perizia e l'ammissione del falsario

di redazione cronache

Il critico d'arte sostiene di aver trovato l'opera così com'era nella soffitta della sua villa. Ma la perizia in merito è netta

Sgarbi, la perizia e il falsario mettono nei guai il critico d'arte. La verità sull'opera del Manetti

Vittorio Sgarbi rischia da 4 a 12 anni di carcere per la vicenda del quadro del Manetti che per i pm fu "rubato e taroccato". Molto diversa la versione fornita dal critico d'arte che invece ritiene di aver trovato il dipinto così com’era nella soffitta della sua villa in provincia di Viterbo. Ora però è imputato per riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte e rischia per questo una condanna pesante. Il 3 ottobre scorso, - riporta Il Fatto Quotidiano - la Procura di Macerata ha chiuso l’indagine sul dipinto di Manetti, inchiesta giornalistica del Fatto Quotidiano e Report – che ci tornerà con un servizio in onda domenica prossima – poi diventata giudiziaria. Il dipinto del 600 trafugato nel 2013 e ricomparso a Lucca nel 2021 - per la Procura di Macerata - fu modificato.

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Decisivi la perizia e la dichiarazione del falsario che ha ammesso: "La torcia nel dipinto originale non c’era, fu lui a chiedermi di aggiungerla". Poche le opzioni - in base a quanto risulta a Il Fatto - che ha di fronte adesso Sgarbi: confessare e patteggiare per avere una riduzione di pena, o affrontare un processo che si preannuncia lungo e in salita per lui. Il suo legale - riporta Il Fatto - avrebbe già preso contatto con quello della proprietaria del dipinto, l’anziana signora Margherita Buzio che a fronte di un risarcimento congruo potrebbe ritirare la sua costituzione di parte civile, alleggerendo così la posizione di Sgarbi sul fronte penale. Il ministero non si è costituito parte civile. Il sequestro potrebbe diventare confisca facendolo così rientrare nel patrimonio dello Stato.