Cronache
Shoah, morto Piero Terracina. Tra gli ultimi italiani reduci da Auschwitz
E' morto a Roma a 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti italiani al campo di sterminio di Auschwitz. Lo comunica Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. "La Comunità Ebraica di Roma piange la scomparsa di un baluardo della Memoria - scrive -. Terracina ha rappresentato il coraggio di voler ricordare, superando il dolore della sua famiglia sterminata e di quanto visto e subito nell'inferno di Auschwitz".
Romano, classe 1928, era stato l’unico della sua famiglia di otto persone, tutte deportate nel lager nazista, a fare rientro in Italia dopo la guerra. Nominato nel 2003 Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, Piero Terracina ha sempre raccontato con lucidità la sua terribile esperienza di minore deportato nei campi di sterminio nazisti.
Espulso a dieci anni da tutte le scuole italiane con l'introduzione delle leggi razziali che vietavano agli ebrei di svolgere la vita di tutti i giorni, riuscì a salvarsi assieme alla sua famiglia dal famoso "rastrellamento" di Roma del 16 ottobre 1943. Ma il 7 aprile 1944 venne "venduto" da un conoscente, che segnalò il nascondiglio di lui e dell'intera famiglia ai nazifascisti. Arrestato assieme ai genitori (Giovanni Terracina e Lidia Ascoli), la sorella Anna, i fratelli Cesare e Leo, lo zio Amedeo ed il nonno Leone David, furono tutti avviati il 17 maggio del 1944 al campo di concentramento di Auschwitz, dove nello stesso giorno di arrivo si consumò la tragedia da lui stesso raccontata: vennero divisi, picchiati, avviati ai lavori forzati.
Shoah: Conte, testimonianza Terracina è memoria collettiva
"Primo Levi ammoniva di non togliere il segnalibro della memoria dalla pagina dell'Olocausto. Addio a #PieroTerracina, la sua testimonianza su Auschwitz è memoria collettiva: un patrimonio che ora tocca a noi alimentare perché possa trasmettersi anche alle future generazioni". Così su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Shoah: Mattarella, Terracina testimone instancabile di memoria
"Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di Piero Terracina, ultimo tra i sopravvissuti della deportazione degli ebrei romani e testimone instancabile della memoria della Shoah. Ai suoi familiari e alla comunità ebraica di Roma esprimo sentimenti di vicinanza e di cordoglio". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Shoah: Segre, senza Terracina mi sento più sola
“Con Piero Terracina ci legava una fratellanza silenziosa, tra noi non servivano parole. E ora che non c’è più mi sento ancora più sola”. Lo afferma la senatrice a vita Liliana Segre, che sul portale dell'ebraismo italiano Moked ricorda il suo legame con Piero Terracina, sopravvissuto come lei ad Auschwitz e scomparso oggi a Roma. “Noi - aggiunge Segre - ci conoscevamo da reduci. Lui era stato nel Lager degli uomini e io in quelle delle donne ovviamente. Però ogni volta che ci siamo incontrati, le tante volte che ci siamo incontrati, sentivamo proprio una fratellanza, qualcosa che ci univa. Tra me e lui, come con tanti altri come noi, non c’era bisogno di parlare. Noi dovevamo parlare agli altri ma tra di noi non c’era bisogno di farlo”. “La sua scomparsa mi colpisce molto", dice ancora la senatrice Segre. "So che lui era molto amato e diceva sempre: ‘io non ho avuto una famiglia ma ho avuto così tante persone che mi hanno voluto bene, che mi sono state vicine, di amici, che è andata bene così. Non c’era stato bisogno di avere moglie e figli, per lui era stata stupenda l’amicizia di cui aveva goduto. Ora mi sento più vecchia e più sola”. Liliana Segre ribadisce il suo impegno “a continuare a parlare d’amore. Questa è la cosa migliore, quella che mi sento”.