Cronache

Terremoto Amatrice, M5S: "Milioni per i terremotati dirottati fuori cratere"

Denuncia M5S: "Dei fondi Europei Fesr per il sisma nelle Marche, oltre 23 mln su 45 sono stati assegnati per edifici che sono fuori dal cratere del sisma"

"23 milioni di euro di fondi comunitari FESR su 45 disponibili per edifici strategici ed edilizia sanitaria sono andati fuori dal cratere nonostante i comuni terremotati avessero negli accordi con la UE priorità d'accesso. Per la Giunta Ceriscioli il sisma sta diventando un vero e proprio bancomat: ora basta!". Così i parlamentari del M5S Patrizia Terzoni, Martina Parisse, Mirella Emiliozzi e Maurizio Cattoi alla presentazione del dossier del M5S "FONDI SISMA2016: IL BANCOMAT DELLA GIUNTA CERISCIOLI. Ovvero l'uso dei fondi europei destinati prioritariamente alle aree terremotate per interventi fuori cratere. Un approccio anche per il futuro attraverso il Patto per lo Sviluppo?"

Il documento analizza punto per punto diverse deliberazioni con cui la Giunta Regionale della Regione Marche sta distribuendo alcune decine di milioni di euro di Fondi comunitari FESR, 248 milioni di euro aggiuntivi arrivati nelle Marche specificatamente per sostenere, almeno sulla carta, il rilancio economico e sociale delle aree terremotate. Lo hanno denominato Asse 8. Nelle schede delle diverse azioni, concordate e approvate con la UE, è scritto nero su bianco che questi interventi devono interessare prioritariamente gli 87 comuni del cratere. Solo in assenza di necessità si può estendere l'area di intervento.

Sul turismo (azione 30.1.1 "#destinazioneMarche") si esaminano le due recenti deliberazioni che da un lato assegnano oltre 5 milioni di euro per l'attuazione di un programma di marketing (inserendo anche 1,5 milioni di euro della Regione) ma dall'altro promuovono una miriade di iniziative fuori dal cratere, tra cui anche le celebrazioni rossiniane per 300.000 euro di soli fondi comunitari. Anche sulla questione dei mercatini di Natale 2019 in provincia di Pesaro, dove la Giunta aveva sostenuto di impiegare i fondi regionali, facciamo notare che a quelle attività la regione aveva già dedicato capitoli di bilancio specifici non citati nelle due delibere. Pertanto se l'intento era usare i fondi regionali veramente, bastava usare quelli e non mettere stranamente quelle iniziative anche in un programma che, almeno sulla carta, doveva promuovere il cratere. Basta infatti leggere la scheda dell'azione, ben codificata nel manuale MAPO approvato dalla stessa Giunta, per capire che l'intenzione originaria era di produrre un programma di marketing e iniziative specifiche per l'area del sisma. Spot sui Sibillini, sulla città Unesco di Fabriano, sui sette comuni della rete dei Comuni più Belli d'Italia ecc. Non certo quelli generalisti sulle Marche dove le aree terremotate compaiono per pochi secondi, neanche ben individuabili. Insomma, con i fondi comunitari bisogna produrre iniziative specifiche e non semplicemente potenziare il solito programma di promozione regionale che si fa da anni.

Ancora più evidenti i problemi per gli interventi sugli edifici. Per quelli strategici (azioni 25.1.1 e 28.1.1 dell'asse 8) su 9 interventi ben 5 vanno fuori dal cratere, con 11 milioni a 7. Per gli interventi di edilizia sanitaria (azioni 25.1.4 e 28.1.4 dell'asse 8), con una spesa complessiva di 27,787 milioni di euro pare andare meglio: 1 fuori cratere e 4 dentro. Peccato che l'intervento più oneroso, da 12,2 milioni di euro sia sull'ospedale Le Torrette di Ancona, che drena il 44% di tutte le risorse.

Anche in questo caso, se uno va a vedere le schede di azione, è messa nero su bianco la priorità agli interventi nel cratere. Per caso non ci sono edifici su cui intervenire? Leggendo le deliberazioni non si evince alcuna attività istruttoria per rendere effettiva quella priorità. Ad esempio, potevano essere contattati tutti i comuni, le province ecc. Nulla di nulla. Anzi, un intervento verrà fatto a Tolentino su una struttura gestita dalla SPA pubblica ma solo perché, non si sa come, si sono mossi loro mandando una lettera alla regione per chiedere il finanziamento.

Anche sui bandi per le imprese finanziati dai fondi FESR si rileva una criticità per le aziende nelle aree del cratere. Infatti  la Regione ha emanato un unico bando per il sostegno alle imprese mettendo assieme i fondi del FESR "ordinario" (azione 3.1.1) con quelli dell'Asse 8 per il Sisma (azione  21.1). La graduatoria sarà divisa tra imprese nel cratere e imprese fuori dal cratere, a valere separatamente sui fondi delle due azioni. In questo modo, però, si arriva al paradosso di escludere le aziende del cratere dai fondi "ordinari" e, quindi, quelli dell'Asse 8 non sono più aggiuntivi ma sostitutivi. Tra l'altro nella scheda dell'azione 3.1.1 l'esclusione delle aree del cratere non è prevista. Pertanto in maniera surrettizia la Regione ha di fatto penalizzato le aziende nel cratere.

Il dossier tratta anche del Patto per lo Sviluppo promosso dalla Giunta Ceriscioli.  La Regione Marche potrebbe usufruire di altri fondi nazionali e comunitari (sia attraverso la programmazione 2021-2027 sia per fondi straordinari). Poiché le somme ammontano a diversi miliardi di euro, un'occasione unica che definirà l'assetto dei comuni del Cratere nei prossimi 10-15 anni, è sicuramente indispensabile avere uno strumento di "visione" per lo sviluppo di quel territorio utile a canalizzare in maniera efficiente le risorse su interventi efficaci dal punto di vista dell'obiettivo che ci si pone. Purtroppo in pratica, attraverso la collaborazione di ISTAO, la Giunta ha permesso solo ad alcuni soggetti di presentare proposte progettuali, escludendo interi "mondi", come la scuola o i comitati, che avrebbero potuto dare un impulso notevole e diventare finalmente protagonisti della rinascita. Invece con una scarsa trasparenza, senza pari opportunità e, addirittura, con un pizzico di opacità sono state raccolte 130 schede progetto per 1,7 miliardi di euro che costituiranno secondo la giunta il "corpo identitario" di iniziative da realizzare nei prossimi anni. Con la sorpresa finale: tra questi sono stati accolti progetti "fuori sacco" arrivati non si sa neanche bene come, da decine di milioni di euro, fuori cratere, di privati e di cui uno addirittura anonimo. Un modo di procedere senza precedenti che ha escluso centinaia di comuni e associazioni.

Terremoto Amatrice, la proposta M5S

1)la revisione delle deliberazioni di Giunta 1402/2018 (fondi a Pesaro), 20/2019 (programma turismo), 1738/2018 (edifici strategici) e 159/2019 (edilizia sanitaria) da un lato per realizzare un programma turistico specifico per le aree del sisma e dall'altro per individuare gli edifici nel cratere su cui intervenire.

2)assicurare che il bando per le imprese non escluda le aziende del cratere dalla graduatoria dei fondi "ordinari" del FESR;

3)il ritiro in auto-tutela della Deliberazione di Giunta Regionale 1681/2018 sul Patto dello Sviluppo prevedendo: a)la cancellazione delle schede "fuori sacco" e di quelle con partner privati; b)la dichiarazione che il cosiddetto parco progetti non costituisce il corpo identitario ma semplicemente una serie di indicazioni utili per la programmazione della spesa delle risorse aggiuntive; c)la riapertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali da parte di comuni, associazioni, comitati. in modo tale da rendere veramente protagonisti i territori e i cittadini così duramente colpiti dagli eventi sismici.

Concludono i parlamentari del M5S "Il Presidente della Regione Marche ci ha illustrato il Patto in un incontro svoltosi a Roma il 21 febbraio scorso. Ha chiesto collaborazione ai parlamentari per sostenere il documento presso il Governo nazionale. Lo stesso ha annunciato per il prossimo aprile per il Parlamento europeo. I portavoce del M5S già in quella sede hanno evidenziato tutte le criticità del Patto e hanno ribadito che prima di qualsiasi forma di appoggio, la documentazione deve essere redatta con percorsi trasparenti ed inclusivi. Solo se verranno attuati integralmente i 3 punti sopra indicati il M5S potrà sostenere questo progetto, perché solo così si potranno mettere in campo forze e proposte progettuali veramente efficaci per raggiungere quanto prima l'obiettivo della rinascita sociale, economica ed ambientale delle aree terremotate."