Cronache

Soldi al M5s: la procura apre un'inchiesta, ma i "reati" sono già prescritti

In tutti i casi, da "fondi illeciti" a "finanziamento illecito" a "falso in bilancio", sarebbe troppo tardi per le condanne

Soldi al M5s: la procura apre un'inchiesta, ma i "reati" sono già prescritti

Il Movimento 5 stelle è stato scosso nei giorni scorsi dalla notizia pubblicata sul giornale spagnolo Abc, relativa ad un presunto finanziamento da parte del Venezuela nel 2010 di 3,5 milioni di dollari, consegnati al fondatore Gianroberto Casaleggio. La Procura di Milano - si legge sul Corriere della Sera - ha deciso di aprire un'inchiesta. Un fascicolo conoscitivo, senza indagati né ipotesi di reato, è stato aperto dal Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli con l’obiettivo di indagare anche per capire se non si tratti di una manovra messa in piedi ad arte per danneggiare i 5 Stelle.

Ammettendo che i soldi partiti dal Venezuela davvero siano andati al M5S, un ipotetico reato di finanziamento illecito dei partiti sarebbe prescritto dal 2016, passati 6 anni dal suo verificarsi. La legge prevede che il reato si realizzi quando i fondi vengono elargiti da una società senza una delibera dei suoi organi e senza iscrizione a bilancio: uno stato straniero non è una società, quindi verrebbe meno anche il reato di illecito. E se, sempre per guardare a tutto tondo, Casaleggio, deceduto nel 2016, si fosse tenuto tutto per sé? Potrebbero esserci state violazioni ficali o falso in bilancio, se avesse occultato i fondi nella sua società, ma anche così è già tutto prescritto. Se tutto dovesse, invece, rivelarsi falso il M5s sarebbe stato vittima di diffamazione.