Cronache
Solesin, i funerali. Il padre: "Fanatismo vuole nobilitare il massacro"
'Inno alla Gioia' chiude funerali - Dopo i numerosi interventi, a partire da quello del padre, punteggiato dagli applausi della piazza, passando per quelli dei numerosi amici che hanno voluto salutarla per l'ultima volta, per quelli dei rappresentanti delle tre grandi religioni monoteistiche, compresa una dura condanna da parte della comunita' islamica, i funerali di Valeria Solesin si sono chiusi con l'inno alla Gioia di Beethoven. Sulle spalle di un gruppo di gondolieri, come era arrivato, il feretro ha lasciato la piazza per la parte privata della cerimonia, con la sepoltura al cimitero di San Michele.
Comunità islamica: "Non ti hanno ucciso in nome nostro" - "La nostra comunita' vuole dirti che non in nome del nostro Dio, non in nome della nostra religione, che e' una religione di pace, e certamente non nel nostro nome ti hanno assassinato come le altre vittime a Parigi e nel mondo". A dirlo i rappresentanti della comunita' islamica di Venezia ai funerali di Valeria Solesin,la giovane uccisa negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. "Porgiamo il nostro piu' sentito cordoglio alla famiglia Solesin -ha continuato il presidente della comunita' islamica, prima di una preghiera dell'imam di Venezia-. Cara Valeria non ti conoscevamo prima ma ora ti conosciamo attraverso le sagge parole dei tuoi genitori, la compostezza di tuo fratello Dario e del tuo fidanzato Andrea".
Il padre di Valeria: "Fanatismo vuole nobilitare massacro" - "Il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con dei valori". Lo ha affermato, durante i funerali laici di Stato, il padre di Valeria Solesin, Alberto, con vicina la moglie Luciana. "Desidero inviare un pensiero alle tante famiglie che come noi cercano di superare il dolore per la perdita di un familiare". Visibilmente commosso ha voluto ringraziare "i rappresentanti delle religioni cristiana, ebraica, musulmana in presenza congiunta". Quindi ha espresso riconoscenza per il sostegno avuto dalla Farnesina e dalle autorità diplomatiche di Parigi e ha ringraziato il presidente della Repubblica "che ha voluto - ha detto - con la sua presenza dare un segno di unità nazionale. E ringrazio le istituzioni di questo Paese con il Ministro Pinotti qui presente e il sindaco di Venezia". "In Francia - ha aggiunto - Valeria ha iniziato a definire il suo progetto di vita spinta dalla curiosità del mondo. Ripensando a mia figlia - ha proseguito - non voglio isolare la sua immagine dal contesto nel quale viveva a Parigi, l'istituto di demografia, l'università, il bistrot dove amavano incontrarsi tanti ragazzi e ragazze come Valeria, gioiosi, operosamente rivolti verso un futuro che tutti come lei vogliono migliore".
Gli amici, "sarai per sempre cio' che eri, un'amica" - "Per noi sarai per sempre cio' che eri, una amica, Valeria". Lo hanno affermaro, durante i funerali laici di Stato, gli amici di Valeria Solesin. "Valeria, sognatrice con i piedi per terra, forte ma anche sensibile che credeva ciecamente nell'amicizia e nella convivenza pacifica. Lei - ha affermato una amica - l'amica di sempre, capace di regalare consigli. Lei era semplicemente meravigliosa, con i suoi pregi e difetti. Adesso dovremo ricalibrare il nostro futuro tenendo conto della sua assenza. Valeria, ci mancherai tantissimo. La Vale era la Vale, amava avere gli amici attorno a se' ed ancora una volta, oggi, c'e' riuscita".
Pinotti, Valeria meravigliosa, ci manchera' molto - "Sentendovi non abbiamo alcun dubbio su quanto meravigliosa fosse Valeria e ci manchera' molto". Lo ha affermato, durante i funerali Stato di Valeria Solesin a Venezia, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il ministro della Difesa ha letto alcuni pensieri dei familiari della giovane ricercatrice uccisa dai terroristi a Parigi.
Venezia dà l'ultimo saluto: Mattarella e Agnese Renzi presenti. Suona l'inno di Mameli e la Marsigliese - Venezia dà l'ultimo saluto a Valeria Solesin, la giovane morta negli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre. La salma parte da ca' Farsetti, sede del Comune, dove e' stata allestita la camera ardente, con un corteo dei gondolieri, verso piazza San Marco. Nel salotto di Venezia è stata montata una pedana con alle spalle la basilica, e un'altra piccola pedana con la bara, con la famiglia da un lato e dall'altro le autorita'.
Protocollo di sicurezza e di accessi alla piazza previsto per il Giubileo (a Venezia si aprira' una porta santa il 13 dicembre). La cerimonia si è deciso di aprirla con l'inno nazionale italiano e la Marsigliese; a rappresentare il governo, dopo la visita di lunedì del premier Matteo Renzi alla camera ardente, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, c'è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E anche Agnese Renzi.
Sul palco soltanto un leggio e un microfono per gli interventi. La famiglia si e' detta aperta anche a interventi da parte del patriarca di Venezia, del rabbino capo e di un imam. A chiusura della parte pubblica della cerimonia l'inno europeo e successivamente la salma riposerà diretta al cimitero. Lì amici e parenti saluteranno Valeria e il Comune, per desiderio dei familiari, ha trovato una tomba vicino a quella del nonno.