Cronache

Stay Behind Gladio, presidente Vittone:“Basta bugie su di noi, ecco la verità”

di Mirko Crocoli

Intervista al presidente di Associazione Italiana Volontari Stay Behind, Omar Vittone

“Ci siamo costituiti affinchè la verità venisse a galla. Su di noi menzogne, malafede e teoremi complottisti. Un grazie speciale a Cossiga che ci ha sempre difeso contro una propaganda martellante di un pensiero unico che segue gli interessi di pochi a scapito della collettività. Fu la Nato il nostro padre putativo. Vogliamo che venga riconosciuto il nostro impegno per la patria”

A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il blocco Atlantico, facente capo agli anglo-americani, mise in piedi la capillare rete europea “Stay Behind nets” (stare dietro le linee nemiche). Fu creata in Belgio, in Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Olanda, Svizzera e in Italia. Nel Belpaese – con l’accordo datato novembre ’56 tra l’intelligence statunitense (CIA) e l’allora SIFAR – venne ribattezza con il nome in codice “Gladio”, dall’omonima arma bianca usata dai legionari dell’esercito romano e dai combattenti nelle antiche arene dell’Impero, il corto spadone a due lame.

Composta ufficialmente da 622 volontari (la maggior parte civili, dislocati soprattutto nelle linee sensibili del nord-est al confine con la ex Jugoslavia di Tito), l’organizzazione - con base operativa a Torre Poglina (Alghero), Sardegna (condivisa con il 9° Reggimento “Col Moschin”) – venne poi sciolta nei primi anni Novanta a seguito di uno scandalo mediatico che travolse le massime cariche istituzionali, Quirinale con Cossiga in primis e alti ufficiali militari. Uomini nell’ombra, addestrati dai corpi scelti delle forze armate occidentali alla raccolta informazioni, sabotaggio, infiltrazione, esfiltrazione, guerriglia e propaganda, tirati in ballo (alla bisogna) negli ultimi trent’anni in molti fatti di cronaca nera che hanno segnato la storia repubblica italiana: Via Fani, Bologna, Omicidio Mattarella e teorie golpiste varie.

Al motto di “Silendo Libertatem Servo”, terminata la momentanea “kermesse” attorno al clamore, gli ex gladiatori si sono costituiti (1994) nell’ “Associazione Italiana Volontari Stay Behind” con sede legale a Trento.