Cronache
Tragedia Mottarone, primi indagati per il tragico incidente della funivia
Stresa-Mottarone, "forchettone" inserito spiegherebbe il problema dei freni
TRAGEDIA MOTTARONE: INQUIRENTI, 'CI SONO I PRIMI INDAGATI'
Ci sono i primi INDAGATI per la tragedia della funivia sul Mottarone (Verbania) in cui domenica scorsa hanno perso la vita 14 persone. Le indagini, dopo 48 ore, subiscono così un'accelerazione rispetto alle presunte responsabilità legate alla manutenzione dell'impianto.
Stresa-Mottarone, "forchettone" inserito spiegherebbe il problema dei freni
Una foto scattata nei momenti successivi alla tragedia della funivia sul Mottarone sembra mostrare un 'FORCHETTONE', un elemento in metallo che serve a tenere aperte le ganasce dei freni, ma va tolto quando le persone sono a bordo della cabina perché altrimenti impedisce la frenata in caso di emergenza, come ad esempio nel caso di rottura del cavo trainante. Una presenza, quella rilevata da una foto del Soccorso alpino, che spiegherebbe perché la cabina è precipitata nel vuoto per circa 20 metri. Immagine che fa parte degli elementi su cui la procura di Verbania cerca di fare chiarezza e che insieme alla rottura del cavo trainante avrebbe determinato l'incidente in cui domenica hanno perso la vita 14 persone.
TRAGEDIA MOTTARONE: CARABINIERI ASCOLTANO PRIMI TESTIMONI
Sono in corso a Stresa (Verbania) gli interrogatori dei TESTIMONI della tragedia della funivia sul Mottarone in cui domenica hanno perso la vita 14 persone. Da quanto trapela i carabinieri stanno sentendo alcune persone informate sui fatti, tra cui anche i dipendenti dell'impianto della funivia al centro dell'inchiesta della procura di Verbania che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. In particolare, da quanto risulta in queste ore vengono ascoltati sei dipendenti della società che gestisce l'impianto della funivia. Potrebbe trattarsi, ma le versioni sono discordanti, di chi si occupa della manutenzione. Gli investigatori si stanno concentrando nel cercare di capire perché è presente - una foto del Soccorso alpino scattata nei momenti successivi alla tragedia sul Mottarone sembra mostrarlo - un 'forchettone', ossia un elemento in metallo che serve a tenere aperte le ganasce dei freni, ma va tolto quando le persone sono a bordo della cabina perché altrimenti impedisce la frenata in caso di emergenza. Una presenza quella del 'forchettone' che spiegherebbe perché la cabina è precipitata nel vuoto per circa 20 metri, dopo che il cavo trainante - per cause da accertare - si è spezzato. Il controllo periodico magnetoinduttivo delle funi traenti (e di tutte le funi dell'impianto) - da disposizione del Ministero dei Trasporti è obbligatorio una volta l'anno - è stato eseguito con successo il 5 novembre 2020.
La procuratrice della Repubblica di Verbania rivela alcuni particolari delle indagini dopo aver visionato il video.
"La cabina era sostanzialmente arrivata al punto di sbarco, si vede che sussulta e torna indietro" ha spiegato la procuratrice Olimpia Bossi dopo aver visionato una piccola parte dei video delle telecamere di sorveglianza della funivia del Mottarone ai giornalisti che ha incontrato nella mattina di oggi. "La visuale - precisa Bossi - è però limitata alla zona dell'arrivo". Dopo un vertice con i carabinieri alla stampa fa sapere che al momento non risultano iscritti al registro degli indagati e che non si esclude nemmeno l'ipotesi dell'errore umano. La procuratrice ha spiegato che la Procura sentirà al più presto l'escursionista toscano che aspettava una delle ultime corse del sabato per tornare a Stresa e ha dovuto aspettare a lungo perché la funivia era ferma per un intervento a un guasto, il quale ha riferito del guasto del giorno precendente all'incidente.
"L'ipotesi della forchetta fa parte degli accertamenti in programma. Dal video non si vede" aggiunge Olimpia Bossi, che con il pm Laura Carrera sta seguendo le indagini sull'incidente di Stresa. "La 'forchetta' è un meccanismo che fa parte del sistema di blocco e sblocco della cabina e se sia stato inserito o meno dovrà essere accertato". Sul blocco di circa mezz'ora della funivia, il giorno prima nel pomeriggio, dovuto a un intervento per rimetterla in funzione, la procuratrice ha dichiarato: "Non sappiamo se questo sia collegato o meno con l'incidente e non sappiamo se al momento del blocco fossero presenti persone nella cabina".
Quanto alla questione della titolarità dell'impianto della funivia Stresa-Mottarone, parlando con i giornalisti Olimpia Bossi sottolinea che “ci sarebbe un previo accordo in base al quale la Regione avrebbe ceduto la proprietà al Comune. Non è chiaro se questo sia avvenuto completamente, o se ci sia un condivisione quanto meno sotto il profilo del finanziamento, di contributo alle spese di mantenimento della funivia. La vicenda ha dei profili di complessità che si stanno rivelando ogni giorno più delicati”.
L'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, nella ricostruzione della dinamica dell’incidente, parla di “due sistemi frenanti che devono agire se purtroppo capita una cosa di questo genere. Se il sistema frenante non si aziona la cabina torna indietro, si calcola lo abbia fatto a oltre 100 km orari. In corrispondenza del pilone non dovrebbe esserci stato nessun urto, ma la pendenza che cambia a quella velocità ha fatto da trampolino e la cabina è saltata per aria a centro chilometri orari, facendo un volo di 54 metri, e poi è ancora rotolata per qualche decina di metri".