Cronache
Strage Mottarone, "funivia corrosa dall'interno. La manutenzione mai fatta"
Ad un anno dalla tragedia, costata la vita a 14 persone, una nuova drammatica perizia
Strage Mottarone, "mai fatto un lavoro specifico sull'impianto"
La tragedia del Mottarone continua ad essere un mistero irrisolto. Ad un anno da quel drammatico 23 maggio, in cui il crollo della funivia che da Stresa portava in quota e che è costato la vita a 14 persone, spunta una nuova perizia che ribalta ancora una volta tutto il quadro della situazione. Per quasi cinque lunghissimi anni - si legge sul Corriere della Sera - la corrosione ha intaccato e indebolito il tratto più delicato della fune traente della funivia del Mottarone finché essa ha ceduto alla «fatica» e si è spezzata. Solo la manutenzione periodica avrebbe potuto prevenire la rottura, ma nessuno si è mai preso la briga di fare un lavoro specifico sull'impianto. Gli esami al microscopio elettronico diranno cosa ha corroso i fili, ma i tecnici hanno già un’idea su ciò che potrebbe essere successo.
Lo conferma - prosegue il Corriere - uno dei periti, il professor Antonello De Luca, il quale giovedì scorso, dopo l’ultimo sopralluogo sul Mottarone, ha affermato: "Oggi abbiamo un quadro più chiaro. Deve essere avvenuto qualcosa dall’interno. Per me il manto esterno è sempre stato omogeneo e dall’interno ha cominciato a deteriorarsi, fino a quando non ha avuto più l’efficienza per sostenere il peso della cabina". Il pm gli chiede cosa potrebbe essere successo e lui risponde che "la corrosione potrebbe essere dovuta all’acqua che è penetrata nella fune e l’ha arrugginita oppure ai residui della realizzazione della testa fusa in cui si usa cloruro di zinco, un agente altamente corrosivo che va eliminato con un accurato lavaggio".