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Cronache
Strage Paderno, 68 coltellate ai familiari (molte al collo). Il killer: "Non riuscivo a fermarmi"

Strage famigliare a Paderno Dugnano

Strage Paderno, la festa del padre e il piano del massacro. Il killer: "Era stata un aserata normalissima..."

Sulla strage di Paderno Dugnano (Milano) di sabato notte emergono dettagli da film dell'orrore. Riccardo, il killer che ha confessato di aver ucciso a coltellate il fratellino, la madre e il padre, nel secondo interrogatorio al carcere minorile Beccaria di Milano ha ricostruito l'ultima giornata di vita dei suoi familiari, massacrati con 68 coltellate. "Quando avevo il coltello in mano - racconta il killer - ho iniziato, e da lì ho deciso di non fermarmi perché pensavo che sarebbe stato peggio. Non ricordo quante coltellate ho dato a mio fratello, erano tante". Gli inquirenti spiegano che ha colpito ripetutamente soprattutto nella zona del collo. Nella sua confessione - riporta Il Corriere della Sera - ricostruisce quello che è successo quella sera — sabato scorso — quando a casa ci sono amici e parenti per festeggiare il 51esimo compleanno del padre. "Una serata normalissima", dicono i familiari. "Io e mio fratello eravamo in camera con degli amici, stavamo giocando alla playstation — racconta Riccardo —. Poi non ricordo a che ora, ma poco dopo le dieci, sono andati a letto".

Leggi anche: Strage di Paderno, il 17enne: "Covavo disagio da tempo, ma non pensavo a uccidere la mia famiglia"

Una volta che tutta la famiglia dorme, - prosegue Il Corriere - Riccardo attende il momento giusto per scendere e prendere il coltello in cucina. Tutto avviene poco prima delle due. C’è un punto dell’interrogatorio sul quale, secondo la procura, si fonda l’aggravante della premeditazione: "Avevo già pensato di commettere questo fatto. Non era un’idea che ho avuto ieri sera". Una tesi smentita dal difensore del 17enne. Nel nuovo esame il 17enne avrebbe specificato che "non aveva mai pensato prima di uccidere i familiari", ma solo che stava vivendo un pesante malessere e stava pensando a qualsiasi modo per uscirne. "Ma mai uccidendoli". Ha raccontato di aver immaginato di "scappare di casa" senza tuttavia farlo. Ha poi chiarito cosa intendesse in riferimento al desiderio di andare in Ucraina: "Volevo vedere da vicino la sofferenza della gente che vive in quei territori. Niente più".

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