Cronache
Strage Sri Lanka, se Obama e Hillary Clinton dimenticano la parola "Cristiani"
Social network in rivolta contro Obama e la Clinton, accusati di offendere le vittime del massacro pasquale evitando di chiamarli "Cristiani"
La strage nello Sri Lanka, con oltre 300 morti e più di 500 feriti, ha tinto di sangue le festività pasquali. Il massacro di fedeli cristiani e di turisti per mano di gruppi terroristici apparentemente affiliati all'Isis, che ha poi rivendicato la carneficina, ha sconvolto il mondo intero, e nella ricorrenza del Lunedì dell'Angelo si è scatenata una polemica che parte da due tweet piuttosto illustri.
Pietra dello scandalo sono infatti i due post pubblicati su Twitter dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dell'ex Segretario di Stato americano Hillary Clinton (nonché ex candidata alla Casa Bianca). Post nei quali - riferendosi alle vittime della carneficina nello Sri Lanka - i due esponenti Dem utilizzano entrambi la formula classica e asettica "Easter Worshippers" (che si traduce liberamente con "credenti che celebrano la Pasqua") anziché la parola "Christians", ovvero Cristiani.
L'espressione utilizzata da Obama e dalla Clinton (e in diversi casi anche dall'attuale presidente americano Donald Trump) ha destato scalpore negli Usa ma anche in Italia, dove i social si sono riempiti di reazioni sdegnate per quello che viene definito da molti un "vergognoso atto d'ipocrisia" al fine di non inimicarsi i Musulmani e "una gravissima offesa ai cattolici e alla Cristianità tutta". Molti hanno riesumato il tweet del 15 marzo scorso, nel quale Barack Obama manifestava il proprio cordoglio a tutta "la comunità musulmana" per l'attentato nelle due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda. "Per quale motivo l'ex Presidente Usa in quell'occorrenza utilizzò il termine "musulmani" mentre, per la strage nello Sri Lanka, ha evitato di riferirsi accuratamente ai "cristiani"?" lo criticano i tanti detrattori della Rete. Una polemica che, finite le festività pasquali, non accenna a placarsi.