Stupro di Firenze e caso Consip: i carabinieri discreditano l'Arma
Il caso Consip è peggiore per l'Arma dell'idiozia dei due carabinieri coinvolti nello stupro di Firenze
Anche se potrebbe sembrare un azzardo il caso Consip, per l'immagine dei Carabinieri, è ancora peggio del danno fatto all'Arma dall'evento dei due in servizio a Firenze.
Quella di Consip, la Concessionaria dei Servizi Informativi Pubblici , é sicuramente una vicenda intricata.
Ci stanno in mezzo imprenditori, come Alfredo Romeo, che avrebbero corrotto, pubblici amministratori che non avrebbero fatto il proprio dovere, politici di primaria importanza tirati in ballo, come Matteo Renzi o il Ministro per lo sport Luca Lotti e familiari di politici di rilievo, Tiziano Renzi, accusati ad hoc.
I CARABINIERI TRA CONSIP E STUPRO DI FIRENZE. IL DANNO D'IMMAGINE
E dulcis in fundo, Gianpaolo Scafarto, ufficiale del Noe, indagato per falso dalla Procura di Roma. L'ufficiale in un documento ufficiale avrebbe inserito notizie non vere che avrebbero contribuito a coinvolgere il padre di Renzi. 'Scoppierà un casino , arriviamo a Renzi' sembra aver detto l'ufficiale .
Un polverone gigantesco che alla fine si autoconsumerá nelle proprie polveri.
Dall'altra parte, il fatto sulle prime pagine di tutti i media dei due carabinieri in servizio a Firenze che si offerti in discoteca (dove erano in servizio di pattuglia), di accompagnare a casa due giovani americane un po' alterate da alcool e altro.
L'idiozia totale dei due e una carica aggiunta di testosterone in caduta libera li ha portati a fare sesso con le giovani.
Consenzienti, non consenzienti, stupro, violenza chissà? Quello che certo che i due sono in torto marcio e se andrá proprio bene bene verranno solo radiati dall'Arma.
I CARABINIERI TRA CONSIP E STUPRO DI FIRENZE. IL PRIMO PEGGIORE PER L'IMMAGINE
Il secondo caso sembra essere stato quello di maggior impatto mediatico per gli alti vertici dell'Arma che si sono immediatamente dissociati dai due ed anzi hanno ipotizzato di chiedere danni d'immagine.
Poco o niente invece é stato speso a riguardo del comportamento dell'alto ufficiale del Noe.
A ben pensarci probabilmente il secondo caso è solo apparentemente più grave per quanto riguarda l'immagine dei Carabinieri, fiore all'occhiello in Italia e nel mondo , delle nostre Forze Armate.
Quello più grave è, a giudizio di alcuni, la non verità nel caso Consip.
I due poveri diavoli di Rimini verranno cacciati è il caso derubricato come 'totale incapacità e responsabilità nel controllo dei propri doveri', due mele più che marce senza alcun legame con il mondo dell'Arma.
Altra musica per l'ufficiale che all'interno di un processo con attori diversi e di diversa importanza avrebbe cercato, abusando del proprio ruolo, di scardinare .in qualche modo, una realtà democratica del Paese.
I CARABINIERI TRA CONSIP E STUPRO DI FIRENZE. UN MODUS OPERANDI PERICOLOSO
Certo, se fosse vero, non sarebbe un colpo di stato, ma un'azione che potrebbe contenere nel suo DNA i geni di un 'modus operandi' con scopi destabilizzanti.
Avrebbero fatto bene i numeri uno dei Carabinieri a prendere le distanze pure da quest'ultimo comportamento. Invece l'ufficiale è stato promosso a maggiore e destinato ad altro incarico.
Se 'la colpa' fosse confermata varrebbe la pena di chiedersi se la promozione di qualcuno riconosciuto colpevole sia un 'modus operandi' accettabile per un Corpo di formidabile tradizione di giustizia come è quello dei nostri Carabinieri.