Cronache
Tabaccaia accoltellata a Foggia, il killer: "Non volevo uccidere"
Un 43enne, originario del Marocco, è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Foggia: è accusato di omicidio e rapina aggravata. La confessione
Sull'omicidio di Franca Marasco, la titolare della tabaccheria di Foggia uccisa a coltellate lunedì 28 agosto nel suo negozio, c'è una svolta: un 43enne, originario del Marocco, è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Foggia. L'uomo, rintracciato e bloccato dai carabinieri, ieri sera intorno alle 21.35 a Napoli, nei pressi della stazione ferroviaria, è accusato di omicidio e rapina aggravata.
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Le indagini condotte dai militari dell’Arma, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, si sviluppate attraverso l’esame di numerosissime telecamere pubbliche e private, intercettazioni telefoniche ed esami testimoniali, hanno consentito di ricostruire l’intero percorso dell’omicida. Secondo quanto ricostruito il fermato, dopo l'omicidio, ha indossato nuovi indumenti, abbandonando quelli usati precedentemente all’interno di un sacchetto in plastica, in via Mameli, dove sono stati trovati e posti sotto sequestro dai carabinieri.
I carabinieri hanno rintracciato e sottoposto a sequestro il telefono cellulare, rubato alla tabaccaia uccisa a Foggia, e venduto dal fermato a terzi. E' quanto ricostruito dai militari nel corso delle indagini che hanno portato al fermo di un 43enne. L’indagato è stato sottoposto ad interrogatorio da parte del pubblico ministero negli uffici del comando provinciale dei carabinieri.